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Alimentazione

Gli alimenti migliori per mantenere il fegato in forma

Questo organo deve sintetizzare le proteine necessarie al processo di coagulazione del sangue e di produrre circa la metà del colesterolo presente nell’organismo, impiegato per sintetizzare la bile

Considerato un organo vitale, il fegato svolge le sue funzioni – che sono numerosissime - per bene ma solo se ce ne prendiamo cura. Ma come? Scegliendo accuratamente cosa mangiare, quali sono gli alimenti che fanno bene e, in definitiva, seguendo una dieta per il fegato per evitare eventuali danneggiamenti.

Le funzioni del fegato

Il fegato, che è anche la più grande ghiandola presente nel corpo umano, ha moltissimi compiti da svolgere.

Questo organo deve sintetizzare le proteine necessarie al processo di coagulazione del sangue e di produrre circa la metà del colesterolo presente nell’organismo, impiegato per sintetizzare la bile. Produce energia, funge da deposito, accumulando le riserve di zuccheri, del ferro e di alcune vitamine liposolubili, e aiuta la depurazione dell’organismo dalle sostanze nocive e dalle tossine, eliminandole attraverso la bile o il sangue. Anche i farmaci subiscono questo processo e possono essere così metabolizzati.

Si capisce bene che il fegato è un organo essenziale per svolgere diverse funzioni vitali, e proprio per questo motivo è fondamentale prendersene cura, preservandone la salute e le funzioni anche attraverso una dieta corretta.

Fegato affaticato: cause, sintomi e diagnosi

Uno stile di vita non del tutto sano può compromettere le funzioni del fegato. Tra le abitudini scorrette segnaliamo l’eccessivo consumo di alcolici, cibi grassi e zuccheri.

La capacità del fegato di depurare l’organismo diminuisce quando ci sono troppe tossine. Le sostanze tossiche rientrano quindi in circolo e possono diventare pericolose per l’organismo.

Sovrappeso e obesità possono provocare a lungo andare la steatosi epatica, comunemente nota come “fegato grasso”, una patologia che colpisce dal 70% al 90% delle persone obese, ma anche chi soffre di diabete di tipo 2 o di ipertrigliceridemia.

L'affaticamento del fegato, come anche la steatosi epatica, non ha alcun sintomo specifico. Chi è affetto da questa patologia può sentirsi affaticato o riportare un leggero malessere addominale.

Per diagnosticare questa patologia sono necessarie una visita dal medico e degli esami del sangue, ma per confermare la diagnosi e accertare l’estensione del danno può essere opportuno eseguire una biopsia epatica

Gli alimenti amici del fegato 

Fegato affaticato e steatosi epatica non possono essere curati farmacologicamente. Il trattamento base per queste patologie si concentra sul miglioramento o la correzione dello stile di vita: perdita di peso, dieta sana e bilanciata, rinuncia all’alcol e al fumo e adeguata attività fisica praticata almeno per 30 minuti al giorno.

Inoltre, il consumo di alimenti che promuovono il lavoro di disintossicazione e dall'elevato potere antiossidante, può migliorare e sostenere la funzione epatica su una base quotidiana.

Gli alimenti più adatti per prendersi cura di quest’organo così importante sono:

  • verdure amare e Crocifere - come cicoria, carciofi, cardi, rucola, tarassaco, senape, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, cavolo, invidia lattuga romana e broccoli
  • aglio e cipolle
  • barbabietole
  • tè verde
  • frutta antiossidante - come mirtilli, more, fragole, lamponi, prugne, arance, pompelmi rosa, melone, mele e pere
  • alimenti ricchi di glutatione - come asparagi, broccoli, anguria, papaia e avocado
  • pesce - in particolare salmone, sgombro, sardine, merluzzo e tonno

Gli alimenti nemici del fegato

Limitare il consumo di cibi ipercalorici e ricchi di grassi facilita il mantenimento di un peso ottimale ed allontana il rischio di steatosi, una condizione tipicamente associata all'obesità. In particolare, gli alimenti da evitare (o da bandire) sono:

  • alimenti ricchi di grassi saturi, come salsicce, salumi, pancette, burro, formaggi e latte intero
  • zuccheri semplici e cibi raffinati - come bevande zuccherate, dolci, riso bianco, prodotti da forno, farine raffinate
  • fritture
  • alcol e alcaloidi - contenuti nel caffè (caffeina) tè (teina) e cioccolato (teobromina)

I consigli in più

Inserisci nella tua dieta yogurt e probiotici, che migliorano l'efficacia della mucosa intestinale, un filtro che impedisce il passaggio delle tossine, e alimenti ricchi di fibre, che limitano l'assorbimento delle sostanze tossiche, facilitandone l'evacuazione con le feci.

Bere molta acqua (da 2 a 3 litri al giorno) aiuta i reni ad espellere le tossine trattate dal fegato.

Quando cucini, cerca di eseguire una cottura scarsa o appena sufficiente. Attenzione ad evitare le cotture prolungate e i cibi "bruciacchiati": questi alimenti contengono infatti le stesse sostanze nocive per il fegato apportate dalle fritture.

Evita i pasti abbondanti, che sovraccaricano il fegato di lavoro: meglio mangiare poco e spesso, che aiuta anche a rendere veloce il metabolismo lento.

Infine, ricordiamo che in caso di problematiche importanti, dolori e sintomi al fegato, vi consigliamo di richiedere un consuleto a un epatologo di Pescara o rivolgervi al reparto di epatologia in ospedale

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