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Domenica, 28 Aprile 2024
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Visita del segretario generale del sindacato Sappe nel carcere di San Donato: "Le istituzioni devono investire sulla sicurezza"

Il segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe) Donato Capece è recato in visita nella casa circondariale di Pescara

Il segretario generale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe Donato Capece, si è recato lunedì 22 maggio in visita nel carcere di Pescara, accompagnato dai quadri sindacali dell’Abruzzo guidati dal segretario regionale Giuseppe Ninu. Capece ha incontrato gli uomini e le donne che lavorano nella casa circondariale portando loro solidarietà:

“Ho incontrato poliziotti e dirigenti ed ho constatato ancora una volta che qui, a Pescara e in tutte le carceri dell’Abruzzo, il personale lavora ogni giorno con grande professionalità, spirito di abnegazione, senso del dovere e delle istituzioni, con umanità. Credo che chiunque, ma soprattutto chi ha ruoli di responsabilità politica e istituzionale, dovrebbe venire in carcere a Pescara a vedere come lavorano i poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del Sappe e di tutto il corpo ma dell’intera nazione. Noi sosteniamo infatti, da sempre, che tutto ciò che attiene alle carceri è rimosso dalle menti della popolazione e dell'opinione pubblica, che vive la detenzione come altro da sé, che fa notizia solo nei momenti patologici per evasioni, aggressioni, tragici casi - come suicidi - o per detenuti e inchieste eccellenti. Il lavoro in carcere è un lavoro oscuro, perché quando viene arrestato un pericoloso latitante la vicenda finisce sulle pagine dei giornali, ma tutto quello che accade successivamente, negli anni a seguire, è oscuro e non subirà la stessa sorte, non comparirà sulle pagine dei giornali né in televisione, non farà notizia”.

Capece ha ricordato che la polizia penitenziaria a Pescara ha dimostrato di essere un presidio contro la criminalità, capace di impegnarsi non solo in carcere ma anche fuori.

"Il Sappe chiede, da anni, l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene come anche prevedere la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi anche nel carcere di Pescara e nelle altre strutture regionali, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario” e cita i dati sugli episodi di violenza avvenuti nel 2022, con 30 atti di autolesionismo, 3 decessi, 8 tentativi di suicidio sventati in tempo dagli agenti, 33 colluttazioni e 8 ferimenti. 

Il segretario regionale Ninu:

"È fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello: investite nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per Pescara anche per tutte le altre strutture detentive abruzzesi, che sono contrassegnate, chi più chi meno, da deficiente organiche e talvolta anche organizzative. Ed è stato un grave errore politico sopprimere, a Pescara, il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, accorpando tutto a Roma. Pescara deve essere messa in condizione di avere un distaccamento, come già c’è oggi, con autonomia organizzativa e gestionale da parte di un dirigente, certamente utili ai servizi di polizia penitenziaria e alla gestione dei detenuti”. Capece martedì 23 maggio presiederà il Iv congresso nazionale dell’Associazione nazionale polizia penitenziaria Anppe che avrà inizio nel pomeriggio a Pescara.

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