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Via Lago di Borgiano, nessun intervento sui palazzi pericolanti a più di un anno dallo sgombero

Sono passati più di dodici mesi dal frettoloso sgombero che ha portato a evacuare i tre edifici dell'Ater perché ritenuti non sicuri ma la demolizione appare ancora lontana

Era il 5 luglio del 2017 e centinaia di residenti dei palazzi dell'Ater di via Lago di Borgiano, ai numeri civici 14. 18 e 22, a Pescara, ricevettero la notifica dell'ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Marco Alessandrini in quanto gli edifici venivano ritenuti pericolanti.

Il Comune si affrettò ad accelerare le operazioni di sgombero per il rischio concreto di un crollo delle strutture e assicurò come in tempi brevi tutti gli inquilini avrebbero trovato una sistemazione.
Dal canto suo l'Ater, proprietaria degli edifici, garantì le operazioni di demolizione e di ricostruzione dei palazzi ritenuti ormai inadeguati.

Ma a distanza di 14 mesi in via Lago di Borgiano, nel rione Rancitelli, regnano il degrado e l'abbandono: i tre edifici sono desolatamente murati ma alcun intervento, nemmeno preparatorio, è stato eseguito in vista dell'annunciata demolizione. 
Negli androni dei palazzi sono stati abbandonati decine di rifiuti, compresi uno scooter, un televisore, poltrone e oggetti di arredo.

Non va meglio a coloro che vivevano nei palazzi, i quali domani mattina, sabato 8 settembre, saranno sotto alle loro vecchie case, per protestare, insieme al consigliere regionale Domenico Pettinari del Movimento 5 Stelle, visto che non dispongono ancora di un nuovo alloggio. 
L'appuntamento è dalle 10:30 alle 11:30. 

Palazzi Ater pericolanti via Lago di Borgiano

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