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Test sierologici su 5000 abruzzesi per il Covid19 e niente tamponi a tappeto su tutta la popolazione

Il presidente della Regione Marsilio, intervenuto durante la rubrica Sos Coronavirus, fa il punto della situazione per quanto riguarda i test e tamponi nella fase 2 in Abruzzo

Test sierologici per 5000 abruzzesi e nessuna campagna di tamponi a tappeto su tutta la popolazione. Il presidente della Regione Marsilio ha chiarito alcuni aspetti legati alla fase 2 dal punto di vista sanitario, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio e l'analisi epidemiologica del Coronavirus sul territorio.

Dei 150 mila italiani coinvolti nella prima fase di test sierologici per la ricerca degli anticorpi in coloro che sono entrati in contatto con il virus e sono guariti, saranno dunque 5000 gli abruzzesi che tramite la Croce Rossa saranno sottoposti al prelievo del sangue. I soggetti saranno scelti in base a dei criteri statistici in modo da dare un quadro abbastanza veritiero della diffusione del virus nelle varie fasce sociali, d'età e sesso in Abruzzo.

TAMPONI IN ABRUZZO, CRITERI E CLASSIFICAZIONI

Sui tamponi nella fase 2 iniziata il 4 maggio, Marsilio ribadisce che non saranno mai effettuati test a tappeto su tutta la popolazione, in quanto sarebbe impossibile effettuarli in tempi ragionevoli:

"Non ho mai parlato né mai parlerò di tamponamenti a tappeto: con gli attuali laboratori, i quattro di Pescara, Chieti, Teramo, L'Aquila e altri privati in procedura di accreditamento, impiegheremmo sei mesi per processare tutta la popolazione abruzzese e non sarebbe utile, né con questo metodo né con questi tempi. Semmai avere più laboratori ci consentirà, in determinate circostanze, per esempio nel caso di nuove ipotetiche zone rozze, di individuare nuclei di asintomatici ed intervenire precocemente"

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