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Martedì, 30 Aprile 2024
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Nessuna offerta per le terme di Caramanico: l'asta va deserta

Lo fa sapere il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli, spiegando che era "ampiamente prevedibile e previsto. Nessuno si aspettava il contrario"

Non c'è stata nessuna offerta per i due lotti delle terme di Caramanico, con l'asta che di conseguenza è andata deserta. Lo fa sapere il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli, spiegando che era "ampiamente prevedibile e previsto. Nessuno si aspettava il contrario".

In un post su Facebook, l'esponente Dem afferma: "So che i due curatori si impegneranno, come hanno fatto fino ad oggi, per fare in modo che la seconda vendita ci sia il prima possibile e sappiamo bene che il valore di stima del lotto 1 (quello necessario alla riapertura delle terme), unitamente alla concessione dell'acqua che è di competenza della Regione, scenderà rispetto a 8.951.523,32 euro di oggi. Forse avremo 3 mesi, forse qualcosa in più. Spero che la Regione Abruzzo usi questo tempo per formalizzare una offerta tesa ad acquistare il lotto 1".

Blasioli evidenzia che "l'acquisto del cespite da parte della Regione permetterebbe di unire bene immobile (del fallimento) e concessione dell'acqua (di competenza regionale). Lo sosteniamo da mesi con il gruppo di Uniti per Caramanico. Ora che è evidente che anche la prossima stagione Caramanico e il comprensorio della Maiella non avranno le terme, si lavori per questa soluzione" che renderebbe il percorso "certo (perchè senza ricorsi giudiziari) e veloce", mettendo oltretutto la Regione Abruzzo "in una posizione dominante".

E tutto ciò, sottolinea Blasioli, "alla collettività non costerebbe nulla, perchè la Regione Abruzzo poi recupererebbe la spesa, anche se per il turismo di altri comprensori si è speso molto di più e senza farsi problemi. Noi lo continueremo a sostenere e continueremo a lavorare" con i consiglieri comunali di Uniti per Caramanico "perchè si sblocchi la piscina termale, su cui abbiamo presentato un'interpellanza", e con i sindaci di tutti i Comuni del comprensorio della Maiella "per un sistema turistico che nel 2023 possa attenuare i danni al territorio dovuti dalla chiusura delle terme", conclude Blasioli.

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