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Domenica, 28 Aprile 2024
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Superbonus, 140 famiglie di San Donato chiedono all'Ater la riqualificazione delle abitazioni

Questo il numero di firme raccolto dall'associazione Non vogliamo encomi che ora chiede un bando pubblico e un'azione celere per consentire di intervenire su abusi edilizi e barriere architettoniche, l'iniziativa prosegue ai Colli nelle ex case Gescal

Sono 140 le firme raccolte dall'associazione “Non vogliamo encomi” a San Donato per ottenere dll'Ater la riqualificazione del patrimonio immobiliare accedendo al Superbonus 110%. Le firme sono state raccolte il 29 marzo e il 5 aprile e tra i firmatari, oltre alle famiglie, ci sono anziani e tre donne disabili in carrozzina oltre alla moglie di un disabile che vivono in abitazioni dove l'ascensore non c'è e che si trovano tutti i giorni a fare i conti con le barriere architettoniche, spiega l'associazione. Barriere architettoniche il cui abbattimento, ricorda, è compreso proprio tra gli interventi previsti dall'econbonus. Una materia, sottolinea l'associazione “di competenza regionale che attualmente, da quanto ci risulta, in assenza di fondi. Anche tali delicate e toccanti problematiche possono essere finalmente risolte usufruendo dei benefici offerti dal Superbonus 110% nella forma dell’ecobonus, mediante l'installazione di ascensori a costo zero, rendendo effettivo il diritto, costituzionalmente garantito, di libertà di movimento anche in favore dei disabili residenti in edifici Ater, stante l’assenza di specifici finanziamenti regionali in materia”, specifica il presidente dell'associazione Fabrizio Piscione.

Raccolte le firme ora ciò che si chiede all'Ater per quanto concerne il quartiere di San Donato è se il progetto definitivo che prevede proprio l'abbattimento delle barriere, l'installazioni degli ascensori negli edifici che ne sono privi e dove vivono persone disabili, è stato o meno presentato il 4 dicembre 2021 “cosi come a noi assicurato nel corso di un incontro svoltosi alla fine di novembre 2021 nella sede Ater di via Genova con il presidente Lattanzio” e se sia stata redatta una mappatura degli edifici di proprietà Ater che presentano abusi edilizi, distinguendo gli abusi che insistono sulle parti comuni da quelli presenti nei singoli alloggi così da suddividere gli interventi che è possibile promuovere con l'ecobonus e il sismabonus. Sottolineando che anche il presidente dell'Ater Pescara Lattanzio “ha rivendicato la bontà dello strumento dell’appalto integrato per l’aggiudicazione dei lavori”, l'associazione Non vogliamo encomi chiede di valutare la possibilità di emanare un avviso pubblico, sulla falsariga di quanto fatto in altre regioni, “finalizzato alla ricezione di proposte di iniziativa privata, ai sensi dell’art. 183, comma 15, del codice degli appalti (anche con consorzi tra professionisti e imprese o, altrimenti detti, joint venture o global service), per specifici interventi da eseguirsi sul patrimonio immobiliare, con la fruizione dei benefici fiscali. Alle imprese aggiudicatarie saranno trasferiti i benefici fiscali di cui al superbonus 110% nella forma della cessione del credito d’imposta. Inoltre, seguendo la strada dell’art. 183, comma 15, del codice degli appalti, l’ente può ricoprire i compiti di responsabile unico del procedimento (rup), direttore dei lavori, direttore dell’esecuzione del contratto e collaudatore”.

Si chiede quindi di intervenire in modo celere in quanto “i residenti del quartiere Ater meritano questo dono concesso dalla normativa del “Superbonus 110%” che permetterà loro di abitare case più vivibili e decorose. E' già tardi – chiosa l'associaizone -.Per il 31 dicembre 2023 è fissata la scadenza per l’utilizzo dei benefici della misura”. “Anche gli ambulanti presenti ci hanno rappresentato varie incongruenze relative ai calendari dei mercati all’aperto, che prevedono giorni troppo ravvicinati nello stesso luogo, tanto da costringere alcuni a non parteciparvi per assenza di guadagno, sebbene abbiamo pagato il posto – sottolinea Piscione -. Noi daremo sempre il massimo impegno per trovare e suggerire soluzioni per risolvere queste problematiche, che vanno dall’utilizzo dei benefici del superbonus 110%” per riqualificare i quartieri periferici, all'abbattimento delle barriere architettoniche, alla bonifica dei rifiuti speciali abbandonati a pochi metri di distanza da dove vivono molte famiglie, alla esecuzione dei necessari lavori tesi all’ottenimento della agibilità dell’edificio di via Pietro Nenni” dove vivono diversi disabili che chiedono la riqualificazione, spiega ancora l'associazione che conclude: “comunque si svolgano gli eventi, noi saremo sempre vigili osservatori civici, per la tutela degli ultimi e dei più deboli, per tutti i condòmini che si sono rivolti alla nostra associazione ed anche per tutti gli altri essendo medesimi gli interessi, i diritti e le aspettative. Staremo sempre dalla parte del popolo, nel popolo e con il popolo per capire i suoi problemi e cercare di trovare soluzioni”.

La prossima raccolta firme sempre per accedere alla misura per la riqualificazione, si svolgerà negli edifici Ater dei Colli per le case ex Gescal.

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