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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il sindacato Usb Chieti - Pescara sullo sciopero del tpl: "Non rispetteremo l'ordinanza del ministro Salvini"

L'Unione sindacale di base lavoro privato fa sapere che ignorerà l'ordinanza del ministro Matteo Salvini che impone una riduzione a 4 ore rispetto alle 24 ore previste di sciopero per il trasporto pubblico locale del 15 dicembre

Il sindacato Usb Chieti - Pescara assieme alla sezione L'Aquila - Teramo ha annunciato di non voler rispettare l'ordinanza del ministro Matteo Salvini riguardante lo sciopero del trasporto pubblico locale in programma il 15 dicembre. Nell'ordinanza, infatti, Salvini ha imposto la riduzione dello sciopero a sole 4 ore, a differenza di quanto previsto inizialmente ovvero 24 ore.

"Anche in questo caso il ministro ha emanato il provvedimento ignorando completamente il parere della Commissione di garanzia sugli scioperi che lo ha invece ritenuto legittimo e rispettoso della legge 146/90, la più restrittiva d’Europa in materia.  Poiché è inaccettabile l’attacco al diritto di sciopero, l’Usb ha comunicato al ministero che ignorerà l’ordinanza, emessa il 13 dicembre dopo che aveva tentato di mettere in piedi una mediazione tardiva e generica che le parti datoriali hanno seccamente respinto. L’Usb si farà carico delle eventuali sanzioni illegittime, che il ministro ha annunciato e che verranno impugnate nei tribunali, accollandosi la responsabilità della scelta politica di disobbedienza. L’organizzazione ha anche fatto un ricorso d’urgenza al Tar per chiedere la sospensiva del provvedimento ma che purtroppo arriverà postuma dati i tempi stretti.

Invece di fare propaganda sarebbe il caso di affrontare e risolvere i problemi dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, in sciopero per i seguenti validi motivi che sono totalmente ignorati dalle parti datoriali e dal governo: il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; il superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; la necessità di modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato; la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria; blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali." Lo sciopero, lo ricordiamo, garantirà comunque il trasporto pubblico nelle fasce orarie di garanzia.

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