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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Scuole non sicure, gli studenti tornano in piazza: "Quaresimale non ci ha ricevuto"

Tanti gli aspetti finiti sulla graticola: piano screening disorganizzato, edifici scolastici non a norma, autobus affollati e richieste della dad per chi è positivo o in quarantena non ancora accettate

In una nota congiunta Libera Associazione Studentesca di Pescara, Collettivo Studentesco Lanciano, Unione degli Studenti Chieti, Unione degli Studenti Ortona e Unione degli Studenti L’Aquila annunciano una nuova manifestazione per venerdì 11 febbraio, sempre in piazza Unione.

"Dopo l'ultimo sciopero studentesco - si legge nel comunicato - l’assessore all’istruzione Quaresimale ci aveva promesso un incontro per discutere assieme delle problematiche riscontrate al rientro scolastico. È stata dunque da noi proposta come data il 21 gennaio ma, ovviamente, è stata respinta per i suoi vari impegni. Di comune accordo abbiamo quindi scelto il 24 gennaio come nuova data. Ad oggi, nonostante le nostre varie sollecitazioni, non abbiamo ottenuto risposta alcuna. Noi studenti siamo stati buttati nel dimenticatoio dall’assessore all’istruzione che, a quanto pare, continua a mettere ciò che dovrebbe essere sua priorità (la scuola) all'ultimo posto. Noi studenti e studentesse d’Abruzzo chiediamo di essere ascoltati, chiediamo tavoli di lavoro per migliorare le condizioni scolastiche dei vari territori di questa regione e, per tali ragioni, abbiamo indetto una nuova giornata di mobilitazione studentesca affinché la scuola non venga lasciata come l’ultima ruota del carro". 

Il motivo della manifestazione è, appunto, la mancata organizzazione di un rientro a scuola sicuro. Tanti gli aspetti finiti sulla graticola: piano screening disorganizzato, edifici scolastici non a norma, autobus affollati e richieste della dad per chi è positivo o in quarantena non ancora accettate. Le associazioni puntualizzano che gli studenti e le studentesse vogliono "una scuola a norma e sicura in relazione al periodo storico che stanno vivendo".

La manifestazione di protesta è in programma alle ore 9 con un presidio simbolico allo scopo di chiedere di essere ascoltati e presi in considerazione. Si chiedono screening gratuiti e periodici per prevenire i contagi all’interno delle scuole, l'introduzione anche dei rappresentanti d’istituto ai tavoli di lavoro per la scuola, l'aumento delle corse scolastiche dei trasporti pubblici per prevenire assembramenti, la riqualificazione dell’edilizia scolastica e la distribuzione gratuita di mascherine chirurgiche e Ffp2 a tutta la comunità scolastica.

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