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La storia del tennista pescarese Roberto Palpacelli finisce su Rai 2

Un'interessante servizio è andato in onda la notte scorsa nel magazine televisivo "Tg2 Storie". La vita del "Palpa" raccontata senza tabù

Dopo il successo letterario della biografia di Roberto Palpacelli, per tutti il "Palpa", che ha smascherato vizi privati e pubbliche virtù di un campione mancato, anche la tv nazionale ha ripreso questa storia quasi leggendaria di un talento del tennis inghiottito da una vita dissoluta e poco consona per un atleta professionista.
Il servizio, trasmesso da Rai 2 nel corso della rubrica "Tg2 Storie", parte proprio dalla stazione di Pescara dove ogni notte il protagonista del racconto prende il treno per raggiungere i campi in terra battuta del circolo di San Benedetto del Tronto.

È al dopolavoro ferroviario che il Palpa ha trovato la sua nuova dimensione, senza rimorsi o rimpianti per una carriera mancata che lo avrebbe portato, a detta di molti, a diventare uno dei più forti tennisti al mondo.

Roberto Palpacelli, cresciuto in via Masaccio, cominciò da giovanissimo a sbalordire tutti al circolo tennis di via Pepe e già a 16 anni venne convocato da Adriano Panatta in nazionale. Il grande rammarico dei tecnici federali è stato quello di non essere riusciti a farlo uscire dal tunnel della droga e dell'alcol. Oggi però, l'ormai adulto "virgola", come veniva soprannominato da ragazzino, è un uomo totalmente diverso. Lui stesso confessa ai microfoni della troupe Rai che la nascita di suo figlio gli ha cambiato la vita e che solo grazie al tennis non è caduto nel vortice mortale.

Per rivedere la puntata basta cliccare su questo LINK e andare al minuto 39. 

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