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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Grazie ai suoi organi salvate 5 vite, l'ultimo atto di generosità di Roberta Olivieri

L'ultimo saluto a Roberta Olivieri alle ore 15 di mercoledì 25 ottobre nella chiesa di Pescara Colli in strada Pandolfi

La sua vita che si è spezzata improvvisamente e altre 5 persone che invece possono tornare ad avere una speranza.
Questo l'ultimo atto di generosità di Roberta Olivieri, l'ex arbitro di calcio con un passato nella Serie A femminile, morta domenica 22 ottobre dopo un intervento chirurgico programmato ma non riuscito purtroppo.

La 49enne aveva scoperto di avere un problema alle vene della testa che la esponevano al rischio di un ictus improvviso.

Dopo attente valutazioni e un confronto con i medici aveva deciso di sottoporsi a questo intervento di prevenzione che, almeno sulla carta, non avrebbe dovuto avere grandi rischi. È andata a Frosinone dove c'è un centro specializzato ma una complicazione durante l'intervento chirurgico le ha provocato un'emorragia cerebrale in seguito alla quale è stato necessario sottoporla a coma farmacologico dal quale però non si è più ripresa. I suoi organi (cuore, reni, fegato e polmoni) sono stati espiantati e hanno ridato una speranza di vita a 5 persone. Un atto di generosità da parte di una donna sempre stata buona di cuore, affabile, a modo, schietta, sincera che dei buoni rapporti umani ha fatto il suo stile di vita. 

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in chi l'ha conosciuta, stimata, amata e apprezzata e i messaggi di cordoglio e di ricordo nei suoi confronti sono molteplici. Questo il messaggio dei colleghi del Conservatorio Luisa d'Annunzio nel quale lavorava: «Ci ha lasciati improvvisamente la nostra amatissima Roberta Olivieri, pilastro del Conservatorio D'Annunzio. Tutti i colleghi la ricorderanno per sempre per la sua contagiosa allegria, la disponibilità e la professionalità. A Danilo e ai suoi preziosissimi figli va il nostro abbraccio più forte. Ci mancherai come l'aria Rob». 

Questo invece il messaggio condiviso dalla sezione arbitri: «Cara Roby, hai regalato alla nostra sezione sorrisi, competenza tecnica, forza atletica e non solo, soprattutto hai regalato una passione smisurata che solo la nascita dei tuoi amati gioielli ha limitato ma non fermato. Si, perché anche da non arbitro (solo sulla carta) hai continuato a vedere il mondo e la tua sezione con gli occhi dell'arbitro! Sei stata molto di più di una donna arbitro, sei stata a tutti gli effetti un arbitro di valore che se l'è giocata alla pari con chiunque! Un esempio di entusiasmo, di lealtà, di rispetto e d'impegno che hai consegnato ai giovani arbitri di oggi! Vogliamo ricordarti con questa foto al fianco di tuo fratello Davide Romandino, anche lui arbitro fino alla serie C e al quale vanno le nostre sentite condoglianze, e dell'amico fraterno e di vita Sandrino! Ciao Roby, che Dio ti abbia in gloria, adesso puoi vivere senza più alcun limite, per l'eternità! Ti vogliamo bene! Un profondo abbraccio ai tuoi Figli, a tuo marito Danilo e alla tua Famiglia!».

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