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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Centro / Corso Vittorio Emanuele II

"Un tratto di corso Vittorio Emanuele II teatro quotidiano di risse e spaccio di droga", il disagio vissuto da residenti e commercianti

I cittadini hanno affidato all'avvocato Gianluca Giordano il compito di scrivere una lettera a Comune, istituzioni e forze dell'ordine allo scopo di lanciare un grido di allarme riguardo alla situazione vissuta nel centro di Pescara

«Teatro quotidiano di attività criminose tali da rendere pericolosa corso Vittorio Emanuele II e il parcheggio antistante "Il Bingo" con significativi danni agli esercizi commerciali e pericolo per l'incolumità delle persone».
Così inizia la lettera scritta dall'avvocato Gianluca Giordano per conto dei residenti della zona centrale di Pescara che denunciano la situazione di degrado nella quale verserebbe l'area.

La missiva è indirizzata a Comune, prefettura e forze dell'ordine.

L'area oggetto di degrado è il tratto di corso Vittorio Emanuele II compreso tra via Quarto dei Mille e piazza Martiri Pennesi, e via De Amicis che, si legge nella lettera «versano in condizioni di grande disagio e in stato di abbandono da parte del Comune e delle forze dell'ordine». Queste strade «sono quotidiano teatro di risse e di spaccio di droga a cielo aperto e il tutto nella totale impunità e indifferenza di qualsivoglia controllo del territorio. I cittadini sono costretti a subire detta situazione, ormai divenuta intollerabile, e a reiterare e a invocare un intervento radicale e continuativo di supporto alla comunità locale in favore non solo alla popolazione residente e degli operatori commerciali ma anche della clientela che, ormai spaventata, evita perfino di percorrere i marciapiedi in quel tratto di strada».

Poi nella lettera viene ricordato come siano stati fatti diversi esposti oltre a incontri con stampa e televisioni per denunciare la situazione di chi vive da quelle parti ma nonostante questo «corso Vittorio Emanuele II versa sempre più in condizioni di degrado quale stabile ricettacolo di personaggi equivoci, di ubriachi, anche molto molesti e violento e soprattutto di spacciatori i quali, nella loro acquisita certa impunità, vendono senza alcuna ritrosia e a cielo aperto i loro prodotti nonostante il passaggio dei pedoni, creando situazioni tali da minare la sicurezza e l'incolumità sia di quanti lavorano negli esercizi commerciali prospicienti la pubblica via e sia il pubblico degli utenti che evitano quella zona mettendo in gravi difficoltà le attività commerciali rimaste senza clientela». Poi vengono ricordate le risse che si sono verificate e i danneggiamenti e vetrine e infissi dei negozi. Gli episodi relativi allo spaccio di droga, alle persone ubriache e tutto il resto si verificherebbero a tutte le ore del giorno e della sera. 

Così prosegue la lettera: «Esercenti, commessi, famiglie residenti sono tutti preoccupati dal dilagare della situazione e dello stato di abbandono, i genitori lamentano il terrore dei propri figli per le difficoltà a frequentare e muoversi nella propria zona di residenza, le attività commerciali sono costrette a subire un continuo e preoccupante calo delle presenze con fatturati sempre più bassi tali da non garantire più, non già la floridità ma, in alcuni casi, la sopravvivenza delle attività stesse». 

In conclusione viene chiesta una maggiore presenza delle forze dell'ordine nella zona, oltre a una illuminazione della strada più adeguata e all'installazione delle telecamere di videosorveglianza.

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