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Domenica, 28 Aprile 2024
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Due edifici dell'Ater verranno riqualificati con i fondi del Pnrr a Borgo Marino sud

Parte il progetto di recupero di due edifici Ater a Pescara, appaltati i lavori finanziati con i fondi del Pnrr

Al via nella zona di Borgo Marino sud a Pescara all'intervento di rigenerazione urbana con il recupero degli edifici esistenti di edilizia residenziale da parte dell'Ater grazie ai fondi del Pnrr.
Lo scopo è quello di migliorare la qualità delle abitazioni esistenti e contemporaneamente aumentare l’offerta non solo abitativa.

Come evidenziano dall'Ater i lavori stati finanziati con il primo stanziamento di risorse sul territorio del comune di Pescara 11.815.682,64 euro di interventi, mentre sul territorio della provincia di Pescara 6.828.620,38 euro.

Tra gli interventi in città, sono previsti anche i lavori per il recupero e la riqualificazione di due edifici di proprietà dell’Ater nel quartiere di Borgo Marino Sud. Il progetto prevede il miglioramento sismico, la riqualificazione energetica e un nuovo livello di accessibilità e comunicazione sociale tra gli alloggi. I lavori di riqualificazione, su progetto dell’ufficio tecnico dell’Ater di Pescara, sono stati affidati alla società Tenaglia Srl con sede a Casoli, per un importo complessivo di 5.195.667,49 euro, finanziati con le risorse del Pnrr stanziate nella programmazione 2021-2026 del decreto legge 6.05.2021, numero 59 articolo 1, comma 2, lettera c) punto 13 “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”, i lavori avranno una durata di 540 giorni.

Ubicato sulla sponda sud del fiume e prospiciente il lungomare della città, «Borgo Marino Sud è uno dei quartieri più antichi di Pescara», spiega il presidente dell’Ater Pescara, Mario Giuseppe Lattanzio, «e rappresenta un punto fondamentale per la cultura e la storia della città. Per questo motivo il progetto ha una visione innovativa rispetto a quanto realizzato negli ultimi anni in tema di edilizia residenziale pubblica, e segue quelle che sono le linee guida che stiamo portando avanti da qualche anno. Ha l’obiettivo di rigenerare tutta l’area di proprietà dell’Ater, attraverso l’introduzione di quattro nuovi volumi, due per ogni edificio, che andranno ad ospitare scale, ascensori e luoghi di sosta».

«L’intervento offrirà ai residenti nuovi livelli di accessibilità e spazi complementari a tutti gli alloggi», prosegue il direttore dell’Ater Pescara, l’architetto Gianni D’Addazio, «in grado di migliorare la qualità della vita non solo per chi ci abita ma anche per tutti quelli che frequentano l’intero quartiere. L’obiettivo di questo intervento in linea con le strategie già sviluppate per altri progetti, è la sperimentazione di nuove forme di socialità urbana e di nuove modalità di abitare in risposta alle trasformazioni in atto che la pandemia e la crisi sociale e climatica sta mettendo in luce negli ultimi tempi. Nasce l’esigenza di rifondare il patrimonio sociale, culturale e abitativo che possa riattivare una città delle relazioni umane, della condivisione di attività inclusive e partecipative».

Come spiegano ancora dall'Ater, i nuovi volumi, dalle forme semplici, cercano di avere una proporzione adeguata con gli edifici e l'ambiente circostante e saranno rivestiti esternamente con lastre di alluminio riflettente che, al variare del riflesso della luce, ne cambia l’immagine durante il giorno, facendoli apparire diversi in ogni stagione, illuminando i cortili e i vicoli circostanti, come fari in mezzo al mare. Dal punto di vista prettamente tecnico, gli interventi sono finalizzati sia al miglioramento sismico, sia all’efficientamento energetico (realizzazione di cappotto, infissi, sostituzione caldaie, canne fumarie collettive, fotovoltaico e solare termico), sia all’abbattimento delle barriere architettoniche. Questo progetto anche se ad una scala ridotta, è pensato come un nuovo luogo di relazioni, una strategia sociale da replicare anche in altri contesti per dar vita a nuove comunità. L’idea alla base del progetto non è solo quello di migliorare servizi già offerti e presenti nel quartiere, ma anche rendere possibili altre iniziative, dando vita a nuovi luoghi di incontro o servizi condivisi per l’abitare sociale e collaborativo. Il progetto di Borgo Marino Sud è uno dei progetti in mostra all’interno di Time Space Existence, evento organizzato dall’European Cultural Centre per la Biennale di architettura di Venezia 2023, con l’allestimento Codici Urbani a cura dell’Ater Pescara e Zedaplus Architetti (F. Chella – E. Scalcione), di Pescara. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 26 novembre 2023 nel cuore di Venezia, all’interno di Palazzo Mora. 

«Siamo molto soddisfatti di come sono andate le cose, è un risultato importante», aggiunge Lattanzio. «il nostro lavoro mira senza mezzi termini a ridare dignità ad inquilini che per troppo tempo hanno dovuto convivere con disagi e problematiche. È la prima volta che un ente gestore dell’edilizia pubblica riesce a riqualificare interi quartieri. In sostanza l’edilizia popolare diventa il volano di riqualificazione di quartieri oggi isolati ed abbandonati. Il paradosso, virtuoso, è che una azienda di edilizia popolare riqualifica quartieri che non saranno più popolari. E questo è un valore prezioso. Ringrazio il direttore dell’Ater, D’Addazio, e tutti i dipendenti tecnici e amministrativi che hanno reso possibile questo straordinario risultato».

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