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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Nonostante il traffico e i riscaldamenti accesi è buona in città la qualità dell'aria: il punto fatto dall'Arta

A riferire i numeri è stato il presidente Dionisio nel corso della commissione Ambiente convocata dal presidente Petrelli che rimarca come non si siano mai superati i limiti di legge in inverno (almeno fino ad oggi), ma anche come soprattutto nei fine settimana con l'ingresso in città di ancor più auto i valori salgano

“La qualità dell’aria di Pescara gode di ottima salute: il superamento dei limiti di legge delle sostanze monitorate non si è mai verificato, come testimonia anche la media annuale dei rilevamenti eseguiti dalle tre centraline fisse della città”.

Ad affermarlo è il direttore dell'Arta (Agenzia regionale di tutela dell'ambiente) Maurizio Dionisio nel corso della commissione comunale Ambiente convocata dal presidente Ivo Petrelli. È quest'ultimo a riferirlo sottolineando di aver convocato l'incontro proprio per fare il punto sulla qualità dell'aria in città nel periodo invernale, quando in funzione entrano gli impianti di riscaldamento nelle case, negli uffici, nelle scuole e in tutti i luoghi pubblici, e il traffico sottolinea Petrelli, aumenta.

Uno step di verifica in una “città pilota” per capire quanto i fattori esterni influenzino l'aria che respiriamo dato che, precisa Petrelli, a Pescara ci sono sì 120mila residenti, ma che ogni giorno ne ospita almeno 300mila tra lavoratori, studenti e persone che vengono qui a passare il tempo libero.

“Nonostante questa enorme presenza, i dati dell’Arta ci hanno dimostrato l’assenza di criticità, ovvero il superamento dei limiti di legge delle sostanze potenzialmente inquinanti non è mai avvenuto, e infatti mai l’Arta ha dovuto fare una simile comunicazione al Comune per il blocco della circolazione dei veicoli”, rimarca.

Dati positivi, ma che non possono comunque prescindere “dalla necessità di monitorare i valori dei potenziali inquinanti che vanno sempre contenuti, come il pm10, ovvero il particolato sottile dei combustibili delle caldaie e dei veicoli, che non deve mai superare il limite dei 40 microgrammi per metro cubo – prosegue il presidente di commissione -; pm 2,5, il monossido di azoto, il monossido di zolfo, il monossido di carbonio, il benzene e l’azoto”.

Questi i tre valori sotto la lente d'ingrandimento e questo l'esito delle rilevazioni. “Secondo quanto registrato dalle centraline valori dei tre inquinanti si abbassano di notte fino alle 5 del mattino, poi evidentemente le famiglie si iniziano a svegliare, accendono le caldaie e l’Arta registra un picco dei valori dalle 5 alle 8. Poi il picco si abbassa”, spiega ancora Petrelli. “Nel frattempo inizia la circolazione delle auto e registriamo un nuovo picco di monossido alle 19, mentre il pm10 comunque non ha mai superato il valore di 30 microgrammi per metro cubo, quindi siamo sempre ben al di sotto dei limiti di legge. Per il monossido, peraltro, non c’è un limite di legge, ma è un valore da tenere comunque sotto controllo”.

“Caratteristico e sicuramente meritevole di un approfondimento anche l’andamento del pm10, che è il frutto combinato dei motori a scoppio, delle caldaie, dell’aerosol marino, fenomeno naturale del pulviscolo atmosferico determinato dal mare, e dalla movimentazione dei cantieri edili. Il picco del pm10 si registra il lunedì, poi si abbassa il martedì, il mercoledì e il giovedì, e poi si rialza il venerdì e il sabato. È da verificare come sia possibile la riduzione dei valori dal martedì al giovedì, forse per una riduzione dei volumi di traffico e un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, mentre l’incremento dal venerdì è legato a un incremento del traffico nel fine settimana, con un picco nella giornata del sabato”, spiega ancora.

“È chiaro che il traffico più lento comporta emissioni maggiori, ma è evidente che la qualità dell’aria di Pescara gode di ottima salute, nonostante negli ultimi mesi non abbiamo registrato buone condizioni atmosferiche, avendo avuto bassa pressione e assenza di piogge che, tradizionalmente conclude Petrelli - hanno la funzione di lavare le strade che sono naturale deposito delle lavorazioni edili”.

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