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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Viale della Pineta

Protesta dei residenti per la pista ciclabile in viale della Pineta

I cittadini hanno atteso il sopralluogo congiunto delle commissioni consiliari Mobilità  e Lavori Pubblici per esprimere il dissenso per un progetto che cancellerà 45 parcheggi

Una decina di residenti hanno protestato contro la realizzazione della pista ciclabile in via della Pineta a Pescara.
I cittadini hanno atteso il sopralluogo congiunto delle commissioni consiliari Mobilità  e Lavori Pubblici per esprimere il dissenso per un progetto che cancellerà 45 parcheggi.

I posti auto della zona sono principalmente a servizio delle attività commerciali ma anche di coloro che abitano nella zona.

«Sapevamo sarebbe successo», dice Armando Foschi, presidente della commissione, «e la protesta odierna rafforza ulteriormente la convinzione del consiglio comunale che ha già votato un ordine del giorno per fermare quello che è un errore macroscopico lasciatoci in eredità dalla giunta Alessandrini e che oggi di fatto è difeso solo dal progettista e dal responsabile unico del procedimento contro una valanga di contrari. Martedì prossimo lo ribadiremo nel corso della riunione riconvocata dall’assessore Albore Mascia, partendo dal presupposto che ci sono alternative per non danneggiare il territorio, ossia dirottare la pista ciclabile in via della Bonifica-via Pantini o anche in via Riccitelli». 

Questo quanto aggiunge Foschi:

«Quella pista ciclabile, così come oggi progettata, è inaccettabile. Perfetto il primo tratto, che dal lungomare percorre via Luisa d’Annunzio sul marciapiede, che è stato anche sistemato grazie al cantiere. I problemi cominciano all’incrocio tra Via Luisa D’Annunzio – Largo Gardone Riviera – Via Della Pineta: dinanzi all’Aurum, infatti, c’è l’attraversamento perché la pista ciclabile si sposta sul lato sud della strada, mangiando una parte della carreggiata. Oggi la rete di cantiere è arrivata all’altezza della Casa Cantoniera, lungo via Della Pineta, dove c’è la criticità perché, secondo il progetto, la pista ciclabile tornerebbe sul marciapiede su sede promiscua, perché più stretto, e da questo punto, procedendo in direzione Nord, saranno cancellati inevitabilmente 40/45 posti auto utilizzati dalla sosta. Ovviamente ci siamo attivati per la sospensione del cantiere, arrivata grazie a un ordine del giorno votato in Consiglio comunale, al fine di concedere a tecnici e progettisti il tempo necessario per valutare le possibili alternative, tali da consentire comunque la costruzione della pista riservata alle due ruote, pure utile in una zona compresa tra l’università e il mare, ma senza danneggiare pesantemente le 25 attività commerciali, tra cui bar, ristoranti, pasticcerie, negozi di vicinato e farmacia, che da un giorno all’altro si vedrebbero private di uno stallo di sosta prezioso come l’oro, soprattutto d’estate». 

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