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Carrozzine Determinate in catene a Montecitorio per i diritti degli invalidi abruzzesi

L’associazione si fa portavoce «dello sdegno e dello sconcerto del mondo della disabilità abruzzese di fronte alla demagogia di una politica che utilizza e strumentalizza la disabilità per scopi elettorali e di potere»

L'associazione Carrozzine Determinate, di cui è presidente Claudio Ferrante, attuerà una protesta in catene a Montecitorio a Roma allo scopo di tutelare la dignità di 80mila invalidi civili abruzzesi.
L’associazione Carrozzine Determinate si fa portavoce «dello sdegno e dello sconcerto del mondo della disabilità abruzzese di fronte alla demagogia di una politica che utilizza e strumentalizza la disabilità per scopi elettorali e di potere».

«Con lo slogan “siamo disabili ma non siamo cretini“», fa sapere Ferrante, «parte l’appello dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo per una mobilitazione nazionale che ci dovrà vedere tutti incatenati davanti a Montecitorio! Chiediamo la mobilitazione di tutte le organizzazioni abruzzesi, dei sindacati, del terzo settore, e lanciamo un appello a tutte le associazioni nazionali chiedendo fin da ora alla Federazione Nazionale Italiana per il Superamento dell’Handicap di organizzare una manifestazione nazionale che vedrà le Carrozzine Determinate in prima linea in catene davanti a Montecitorio!».

L'associazione chiede anche un incontro e un riscontro concreto a Gianluca Vacca, rapprensentante abruzzese del governo.

Questo quanto ricorda anche Ferrante:

«La disabilità è la prima causa di impoverimento nel mondo con le famiglie che si indebitano e i genitori spesso costretti a lasciare il lavoro! Le pensioni di invalidità ammontano a 9 euro al giorno, in caso di decesso non danno neppure diritto alla reversibilità. Tutto questo è indegno! Il Movimento 5stelle così come la Lega avevano promesso l’aumento delle pensioni di invalidità da 280 a 780 euro, invece l’unico aumento che si è registrato per il 2019 è pari a 3,11 euro, portando le pensioni da 282,55 a 285,66 euro. È una vergogna! È finita la pacchia! Come piace dire spesso al Ministro dell’Interno, ma la pacchia è finita per la politica! Una politica che si diceva del cambiamento che invece distrugge i diritti umani e lede la dignità dei più deboli! Cambiare tutto per non cambiare niente, cambiano i protagonisti ma la politica è sempre più lontana dai problemi reali della gente. Siamo disabili ma non siamo cretini! Nulla è previsto in materia di reddito di cittadinanza per la disabilità, non è contemplato alcun aumento dei trattamenti assistenziali e addirittura per il calcolo del reddito familiare nel suo ammontare verranno conteggiate anche le pensioni di invalidità oltre alle pensioni sociali; 1.072.000 pensioni di invalidità da aumentare da 285,66 a 780 euro portano ad un risultato che il reddito di cittadinanza non potrà mai coprire! Tutte promesse vuote! Solo demagogia! E restano escluse le indennità di frequenza che nonostante le vane promesse non aumenterete mai! In Abruzzo (dati del 2017) sono 80.252 le persone che percepiscono la pensione di invalidità civile e che non vedranno nessun aumento rimanendo nettamente al di sotto della soglia di povertà. Abruzzesi che dopo le promesse elettorali si aspettavano ben altro trattamento! Si aiutano coloro che non trovano un lavoro dimenticando completamente quelli che non possono lavorare! È arrivato il momento di dire basta! I disabili non possono essere sempre considerati ultimi in questa società e da questa politica».

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