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Lunedì, 29 Aprile 2024
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C'è il sì al progetto di riqualificazione del museo Vittoria Colonna, ma ci sono prescrizioni da rispettare

Positivo l'esito della conferenza dei servizi, ma per andare avanti con la riqualificazione che vedrà nascere la piazza Porta del Mare con l'opera del compianto maestro Franco Summa al centro dell'intero progetto, la Soprintendenza chiede specifiche e detta prescrizioni

Il parere favorevole c'è, ma anche le prescrizioni ci sono e quelle della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara sono diverse. L'impegno è quello di rispettarle, così come quelle della Asl che pure il suo parere favorevole lo ha dato e, infine, quelle dei vigili del fuoco con il “sì” arrivato anche dal Genio civile. Insomma, il progetto di riqualificazione del museo Vittoria Colonna annunciato qualche mese fa e che ha visto alla fine l'approvazione del primo progetto presentato nell'occasione della conferenza stampa convocata dall'amministrazione per dare il via alla raccolta di idee progettuali, sarà realizzato. Il quadro è stato chiarito in occasione della conferenza dei servizi svoltasi che ha visto il recepimento dei diversi pareri

Un lotto sottoposto a tutela paesaggistica quello su cui insiste il museo con lo stesso parte del complesso egli edifici storici e circondato da zone come piazza Primo Maggio, ricomprese nelle aree di eccezionale valore storico o artistico. Di qui le tante osservazioni espresse in particolare dalla Soprintendenza. L'excursus storico ci ricorda che il museo è nato nel 2002 all'interno dell'edificio costruito nel 1953 dall'architetto razionalista Eugenio Montuori e concepito come spazio ricreativo turistico diventato prima sede dell'azienda di Soggiorno e turismo e poi sede della facoltà di Lingue e letterature straniere, e di Economia e commercio dell'università. Museo lo è diventato dopo la risistemazione degli spazi interni a opera dell’architetto Gaetano Colleluori con nel 2022 la prima mostra dedicata a Marc Chagall.

Cosa prevede il progetto di riqualificazione

Il progetto di cui oggi è oggetto rientra nelle “forme speciali di partenariato” pubblico privato per cui si intende valorizzare il museo mettendo al centro dell'idea la Porta del Mare del compianto maestro Franco Summa che dovrebbe diventare l'ingresso ai giardini che circondano il museo e proprio a piazza Primo Maggio. Nascerebbe così un “Giardino dell'arte” che potrà anche essere galleria per eventuali eventi culturali da svolgere all'aperto. La Porta di Summa, si legge nella relazione del progetto, dovrebbe essere collocata nel punto in cui la piazza e corso Umberto si incontrano dando vita ad una nuova area prevalentemente pedonale e con la realizzazione di una nuova piazza della Porta rialzata rispetto al piano stradale. Sempre secondo il progetto il pavimento sarà in pietra bianca antiscivolo e illuminato. Previsti ai lati del percorso dei Giardini l'installazione di due chioschi che potrebbero essere adibiti a servizi per i visitatori sia spazi integrativi a quelli espositivi.

Il museo: i rilievi della Soprintendenza

Questo in linea generale il progetto per il quale però la Soprintendenza chiede alcune specifiche e detta alcune prescrizioni. Nella relazione infatti, rileva l'ente, non è specificato se per la collezione permanente che si trova nel museo e che vanta opere, tra i tanti, di Brindisi, Carrà, Guttuso, Mirò, Picasso e Misticoni, sia stato presentato un progetto scientifico di riallestimento o se si prevede una nuova esposizione permanente e le caratteristiche professionali del nuovo curatore/responsabile del Museo.

La Soprintendenza chiede anche di sapere se è prevista nel progetto una differenziazione tra le sale destinate alle esposizioni permanenti e sale per le esposizioni temporanee e come si intende gestire gli spazi espositivi a disposizioni. In quanto alla definizione di “contenitore museo” chiede anche quali aspetti sono stati presi in considerazione per la conservazione delle opere permanenti e per l’organizzazione di mostre temporanee e permanenti come ad esempio, sistemi di condizionamento ambientale o sistemi di oscuramento o filtro delle vetrate recuperate, quali riferimenti normativi sono stati tenuti in considerazione relativamente riqualificazione del “contenitore museo”, alla conservazione del patrimonio e a quanto renderebbe il Museo una struttura all’avanguardia e in linea con le attuali normative europee per le esposizioni e conservazioni museali. Infine, si legge ancora nel parere, la Soprintendenza chiede di indicare meglio quali siano i principi fondamentali di base attraverso i quali il “contenitore museo” si identifica e integra concettualmente nello scenario europeo del museo inteso non solo come luogo di visita ma anche come luogo di incontro sociale, indipendentemente dalle opere che esso conserva.

Gli aspetti urbanistici: le osservazioni della Soprintendenza

Andando agli aspetti urbanistici si rileva come “l’idea di collegare con un nuovo percorso in pietra la stessa con il nuovo ingresso del Vittoria Colonna, non procede all’integrazione di questo nuovo elemento con il resto del Giardino, ma si pone come elemento sostanzialmente estraneo al contesto, passando attraverso i Giardini di Piazza Primo Maggio senza alcuna relazione con essi (non è chiaro se il progetto preveda una revisione dei viali diagonali, poichè nella relazione si parla di semplici interventi di manutenzione, al fine di tutelare essenze arboree caratteristiche, mentre nell’elaborato grafico appaiono modificati)”.

Anche riguardo i chioschi si sollevano obiezioni. La posizione, rileva la soprintendenza, “è incompatibile con lo spazio tutelato, sia dal punto di vista paesaggistico, andando ad ingombrare lo spazio centrale dei Giardini e le visuali diagonali, sia dal punto di vita monumentale in quanto incongrue come architetture rispetto alle caratteristiche dei luoghi (strutture a pianta ottagona, parzialmente chiuse, con tetto a padiglione, non è specificato il materiale), inficiando gli assunti stessi del progetto. Così come sono stati concepiti, inoltre - si sottolinea -, sembrano fungere più da gazebi per il ristoro che da spazi accessori per i visitatori, come invece dichiarato”.

Per quanto concerne la nuova piazza dove sarà collocata la Porta del Mare di Summa, questa, rileva ancora l'ente, “non può essere concepita unicamente come addenda o espansione della pavimentazione esistente, ma deve essere integrata sia come disegno sia come materiali, per esaltare la centralità del ricostruito monumento di Summa, che come enunciato andrà ad assumere un ruolo importante ed identificativo nel centro della città”. Manca poi, si rileva ancora, la spiegazione della struttura del monumento da ricostruire in modo permanente.

Le prescrizioni della Soprintendenza al progetto

La Soprintendenza esprime “parere favorevole di massima”, ma mette anche nero su bianco le “tassative prescrizioni e indicazioni al fine di preservare e migliorare le qualità paesaggistiche e monumentali dei luoghi e degli edifici in esame”.

La prima è che, nel dirsi disponibile a un confronto continuo con il gruppo di progettazione per trovare le soluzioni migliori, i progetti esecutivi di tutti gli interventi previsti dovranno essere sottoposti a specifica autorizzazione ai sensi degli articoli 21 e 22 del Codice dei beni culturali e dunque accompagnati da una nuova e specifica istruttoria in capo al competente ufficio comunale.

Si chiede quindi di tener conto dei rilievi fatti e della normativa vigente. Al fine di preservare i valori paesaggistici e monumentali dei giardini di piazza Primo Maggio, la Soprintendenza chiede anche di “rivedere completamente la posizione e l’architettura dei due chioschi previsti in corrispondenza degli slarghi della pavimentazione” che dovranno inoltre “essere concepiti come elementi facilmente removibili, non ancorati al suolo e con un architettura più consona ai luoghi”.


Per quanto concerne la manutenzione del verde dei Giardini gli interventi dovranno essere progettati con il settore comunale di competenza accompagnando la richiesta di autorizzazione con una relazione agronomica. “Si consiglia – si legge ancora nel parere -, in relazione alla nuova funzione dei Giardini di rivedere nel complesso una nuova sistemazione dei percorsi interni, sull’esempio delle migliori realizzazioni nazionali ed internazionali”.

Si auspica poi che il parcheggio adiacente la chiesa di San Pietro Apostolo, diventi anch'esso un giardino “attraverso il quale accedere alla chiesa di San Pietro Apostolo, oggi, priva di un vero sagrato e completamente staccata dal suo contesto urbano”.

Per quanto riguarda la pavimentazione della piazza che ospiterà la Porta del Mare e che di fatto eliminerà l'incrocio stradale rendendo l'area pedonale, si chiede di integrare il progetto “sia come disegno, sia come materiali, per esaltare la centralità del ricostruito monumento di Summa. La sua estensione e definizione, dovrà detenere conto, altresì, delle altre emergenze monumentali che sorgono intorno alla piazza e ai Giardini”.

Anche gli scavi eventuali dovranno non avere una profondità maggiore ai 50 centimetri e dovranno essere eseguiti da archeologi professionisti.

In sostanza “l'autorizzazione ministeriale potrà avvenire in seguito all’esatta definizione del progetto e delle modalità di gestione dei beni culturali da parte dell’ente proponente in esame al fine di garantire la conservazione e la fruizione pubblica del bene e sia assicurata la compatibilità della destinazione d'uso con il carattere storico-artistico del bene medesimo”.

L'impegno di rispettare queste prescrizioni e quelle della Asl che si applicheranno quando il cantiere partirà, è stato preso in conferenza dei servizi. Ora si dovranno fare tutte le modifiche del caso e poi si potrà partire con la riqualificazione. 

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