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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Gli alunni della 2G della media Michetti costruiscono ponti culturali portando "Il mondo in un piatto"

La bella iniziativa realizzata dagli alunni con il supporto di una tutor d'eccezione è stato presentato l'ultimo giorno di scuola: una classe multiculturale che ha scelto i piatti tipici per spiegare l'importanza dell'integrazione

Una classe con bambini che arrivano da nove nazioni e quattro continenti diversi. La multiculturalità nella seconda G della secondaria di primo grado Michetti (Comprensivo Pescara 4) è la quotidianità e proprio questa è stata al centro di un progetto di inclusione presentato l'ultimo giorno di scuola.

Si chiama “Il mondo in un piatto” il progetto realizzato insieme alla tirocinante del Tfa (Tirocinio formativo attivo) dell'università Chieti Pescara Marzia Morrone che alle spalle ha un'esperienza decennale di insegnamento in situazioni complesse anche in città come Palermo e l'ultimo giorno di scuola è stata l'occasione per condividerlo.

L'iniziativa risponde al documento del ministero “La via italiana all'intercultura” del 2017 ed ha voluto raccontare attraverso i piatti tipici delle diverse nazioni proprio l'importanza dell'inclusione e l'integrazione. Un'idea pensata e realizzata, sottolineano le referenti dell'istituto, con la tecnica del Cooperative learning e presentato alla presenza della dirigente scolastica Daniela Morgione e le professoresse Daniela Puglisi e Tiziana Venditti dell'ufficio scolastico provinciale, la tutor, la professoressa Alessandra Fornarola oltre che tutti gli altri docenti e i genitori.

La presentazione del progetto "Il Mondo in un piatto della scuola Michetti"

Un tripudio di colori e sorrisi per creare veri ponti culturali in cui la conoscenza reciproca diventa la chiave di volta per instaurare relazioni capaci di andare oltre ogni pregiudizio e riconoscersi tutti come appartenenti allo stesso mondo seppur voce di culture differenti.

“Il ruolo dell’educazione parafrasando il pensatore francese Edgar Morin, è anche fare in modo che l’dea di unità della specie umana non cancelli quella della diversità e che l’idea della sua diversità non cancelli l’idea della sua unità – spiega Morrone -. La Michetti è una scuola prototipica di quello che sarà il prossimo futuro, inevitabilmente multiculturale e plurilinguistico. I genitori, i ragazzi, gli insegnanti attendono la riapertura del polo scolastico di via del Circuito chiuso da ben tre anni per lavori di ristrutturazione”. La speranza, conclude, è che “finiscano al più presto, in modo da dotare di struttura adeguata una realtà scolastica connotata da poliedrici pluralismi e al passo con i tempi, che adotta prospettive educative inclusive e di mediazione sociale”.

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