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Nel 2022 sono stati 278 gli incendi boschivi nel Pescarese, riunione in prefettura per la prevenzione

Nel corso del vertice è stata anche sottolineata la necessità di aggiornare i piani di protezione civile comunali per individuare un modello di intervento efficace alla gestione di eventuali incendi che possano interessare gli ambienti rurali ma anche zone antropizzate o comunque di interesse turistico

Esaminare i principali punti di interesse presenti nella Direttiva emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri lo scorso 9 maggio recante le raccomandazioni operative relative alla prossima stagione estiva per fronteggiare più efficacemente gli incendi boschivi, quelli d’interfaccia ed i conseguenti rischi.
Questo lo scopo della riunione che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 31 maggio nella prefettura di Pescara.

A presiederla è satto il prefetto Giancarlo Di Vincenzo e sono intervenuti i rappresentanti dell’agenzia regionale di protezione civile, del Comando provinciale vigili del fuoco, delle forze dell’ordine, della direzione marittima nonché dei Comuni di Pescara, Turrivalignani, Pianella, Serramonacesca e Penne.

Il prefetto, pur prendendo atto che in questo territorio lo scorso anno il numero degli incendi boschivi è sceso (da 471 interventi nel 2021 a 278 nel 2022) e la loro estensione è diminuita rispetto all'anno passato (da 850 ettari nel 2021 a 201 ettari nel 2022), ha ribadito che è necessario mantenere alta l’attenzione sui possibili rischi connessi non solo a condotte dolose ma anche a quelle colpose, come gli abbruciamenti abusivi, che creano le condizioni favorevoli per l’innesco e la propagazione degli incendi. Ha invitato tutte le componenti del sistema e, segnatamente, i sindaci ad adottare le iniziative utili per prevenire tali fenomeni, sensibilizzando la popolazione e adottando idonee misure per garantire la pulizia dei fasce delimitanti le infrastrutture stradali e ferroviarie al fine di ridurre i rischi di inneschi nonché sanzionando, anche per il tramite della polizia locale, la violazione delle norme precauzionali stabilite. È stata anche sottolineata la necessità di aggiornare i piani di protezione civile comunali per individuare un modello di intervento efficace alla gestione di eventuali incendi che possano interessare gli ambienti rurali ma anche zone antropizzate o comunque di interesse turistico.

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