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Sabato, 27 Aprile 2024
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Il Collettivo zona fucsia replica al generale Vannacci: "Abbiamo cercato il dialogo, ma ci è stato impedito di entrare in Comune"

A nome di tutte le associazioni che venerdì 13 ottobre hanno manifestato davanti a Palazzo di Città in occasione della presentazione del contestato libro "Il mondo al contrario", il Collettivo sottolinea che sarebbero anche entrare nella sala consiliare, ma non è stato possibile: "La motivazione addotta è che fosse piena, non sapevamo ci volesse la prenotazione"

“A fronte delle dichiarazioni rilasciate dal generale Vannacci e da chi ha organizzato la presentazione del suo libro, vorremmo precisare che come organizzatori del sit in di protesta abbiamo cercato il dialogo chiedendo di entrare nell’aula consiliare del Comune di Pescara ma ci è stato impedito”.

Ad affermarlo a due giorni dalla presentazione del libro “Il mondo al contrario” avvenuta nella sala consiliare del Comune, è il Collettivo zona fucsia a nome di tutte le 40 sigle che venerdì 13 ottobre hanno manifestato davanti a Palazzo di Città. Una chiara risposta a Vannacci che, a IlPescara, ha dichiarato che rivolgendosi proprio a loro ha dichiarato: “anziché manifestare per fare in modo che io non presenti il mio libro, venissero all'interno della sala e argomentassero con le loro opinioni su cosa non sono d'accordo, in modo da suscitare un dibattito costruttivo e che consenta poi di venire fuori con delle soluzioni o, comunque, con delle idee che possano essere sicuramente una crescita rispetto a quelle che ho esposto io in quelle pagine che ho scritto”.

Il tentativo di averlo il confronto, precisano quindi associazioni e sindacati, ci sarebbe stato, ma entrare sarebbe stato impossibile “La motivazione addotta dalle forze ordine è stata quella che l’aula era piena e non c’erano più posti e che sarebbero entrati solo i prenotati e gli invitati – riferisce il Collettivo -. Non risulta dalla locandina che ci fosse bisogno di prenotazione o invito ma è stata chiara la volontà di non permettere a chi ha un pensiero diverso di trovare un democratico confronto con il generale Vannacci. Non ci nascondiamo e non abbiamo paura di portare le nostre idee a confronto. Quello che non va è che ci sia stato impedito ed oggi si sostengono gli organizzatori da una presunta gogna mediatica. Noi non ci stiamo è come abbiamo fatto venerdì torneremo a manifestare il nostro pensiero ogni volta che vedremo messa in discussione la democrazia, i diritti e la Costituzione del nostro paese”, conclude la nota.

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