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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Consegnato il Premio Parete 2023, la Shoah nel ricordo del vicebrigadiere della guardia di finanza che ne visse l'orrore [VIDEO]

La giornalista Lucia Annunziata ha moderato l'intensa giornata che ha visto la consegna del riconoscimento intitolato a Ermando Parete a Giovanni Gorno Tempini, presidente della Cassa depositi e prestiti

Il Premio Parete 2023 è stato consegnato a Giovanni Gorno Tempini, presidente della Cassa depositi e prestiti al termine di una mattinata intensa in cui i giovani e in particolare gli studenti del liceo scientifico Galileo Galilei hanno scoperto il valore di un uomo, vicebrigadiere della guardia di finanza, che ha preferito l'orrore di un campo di sterminio al combattere al fianco dell'esercito nazista. Una giornata importante moderata dalla giornalista Lucia Annunziata.

Lo ricorda la targa a lui dedicata e che campeggia nella caserma delle fiamme gialle della riviera sud a lui intitolata in cui si legge: “miitare della guardia di finanza, dopo l'8 settembre d1943, rifiutatosi di combattere al fianco delle truppe naziste per non tradire il giuramento prestato all'Italia, veniva deportato e internato in un campo di sterminio. Nonostante le torture subite, riusciva a rientrare in patria ove ha instancabilmente insegnato alle giovani generazioni a non restare in silenzio di fronte all'orrore della guerra e all'ingiustizia”.

È nel campo di concentramento di Dachau che Parete ha passato gli anni di detenzione costretto ai lavori forzati e sottoposto ad esperimenti terribili. Liberato il 29 aprile dagli americani pesava solo 29 chili ed è in Abruzzo che è tornato restando nella guardia di finanza fino al congedo avvenuto nel 1969. Morirà nel 2016 a 93 passando il resto della sua vita a raccontare l'olocausto e il suo orrore soprattutto ai giovani. Gli stessi che lunedì 29 maggio hanno partecipato all'edizione 2023 del Premio a lui dedicato.

L'occasione è stato l'incontro sul tema “L'importanza della memoria di Ermando Parete per le nuove generazioni” nel corso del quale è stato proiettato anche un video in cui è lui stesso a parlare e riassumere così l'esperienza vissuta. “Ho vissuto ogni giorno come fosse l'ultimo giorno. All'alba una domanda: resterò vivo fino a sera? Pensavo. Quando mi fucileranno morirò gridando viva la guardia di finanza viva l'Italia”.

A ricordare la sua figura sono stati il figlio Donato Parete che è anche fondatore del Premio, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il comandante regionale della guardia di finanza Gianlugi D'Alfonso, il presidente della Provincia Ottavio De Martinis, oltre a Antonio Di Marco presidente dell'associazione “I borghi più belli d'Italia”.

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