Povertà, il male che aumenta: dati allarmanti a Montesilvano
Sono per lo più italiane le persone assistite nella Casa della Solidarietà. La mensa è frequentata prevalentemente da separati o divorziati. Sono stati erogati 10.260 pasti, distribuiti soprattutto a uomini tra i 55 e 64 anni
La Casa della Solidarietà "Madre Teresa di Calcutta", con il suo emporio e la mensa, rappresenta un punto di riferimento per il fabbisogno primario di molte persone in difficoltà. Il bilancio di un anno e mezzo di attività offre numeri e spunti interessanti di riflessione.
Sono stati erogati 10.260 pasti, distribuiti prevalentemente a uomini italiani tra i 55 e 64 anni, molti dei quali con problemi di separazione o divorzio coniugale. L'accesso all'emporio riguarda invece 226 persone, con un dato maggiore di donne facenti parte di nuclei familiari in condizioni di povertà.
Le cause sono riconducibili a:
- mancanza di un lavoro
- problemi di salute e depressione
- dipendenze
- disabilità
- scarsa istruzione
- difficoltà di integrazione per quanto concerne gli stranieri
Il dato sconcertante è la crescita di famiglie del territorio che si rivolgono al market solidale. Il direttore della Caritas diocesiana Pescara-Penne, don Marco Pagniello, ringrazia pubblicamente il Comune di Montesilvano:
"Apprezziamo l'impegno dell'amministrazione comunale con la quale stiamo collaborando per la distribuzione dei buoni spesa per Natale. Questa azione di attenzione agli ultimi, unita al lavoro quotidiano di accoglienza e accompagnamento, speriamo possano alleviare le fatiche di chi vive situazioni di disagio".
L’emporio solidale è aperto il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 19. L'accesso viene regolato attraverso una tessera punti che permette di fare la spesa in maniera gratuita. La tessera viene rilasciata dal Centro d'Ascolto presente nella struttura.
L'invio all'Emporio viene fatto tramite le parrocchie e la stretta collaborazione con il tavolo del PIS (Pronto Intervento Sociale) e con i Servizi sociali del Comune. Alla mensa possono accedere le persone in possesso di un tesserino rilasciato dal Centro di Ascolto presente all’interno della struttura.
