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Lunedì, 29 Aprile 2024
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I mezzi del Metromare di Rimini fermi da anni, il comitato Strada parco: "Sono gli stessi della filovia di Pescara, Tua verifichi le criticità"

Il comitato che da sempre si è opposto all'opera e a quei mezzi di trasporto rilancia la notizia apparsa sulla stampa romagnola e chiede con una lettera aperta al direttore generale della società di trasporto abruzzese di fare tutte le verifiche del caso

Un appello al direttore generale della Tua Maxmilian Di Pasquale perché si faccia parte in causa per capire perché “non tutti i costosi tram-look nuovi di zecca del tipo Van Hool Exqui.City18T 'full electric Imc' sono in circolazione sul Metromare di Rimini a quattro anni dall’avvio del servizio che risale al 23 novembre 2019”.

È quello che con una lettera aperta rivolge il Comitato strada parco bene comune appresa la notizia dalla stampa romagnola dato che quell'impianto è “gemello della filovia incompiuta di Pescara”. Un'azione in autotutela quella che si chiede alla società abruzzese perché si verifichino “le criticità effettive che impediscono il regolare esercizio del Metromare”.

“I sei esemplari del medesimo modello ordinati da codesta azienda a dicembre 2020 per la filovia di Pescara – scrive nella missiva il comitato - ancorché in assenza di un’infrastruttura idonea ad accoglierli in condizioni di sicurezza, sono fermi in deposito da settembre dello scorso anno. Come noto, il citato pre-ordine trova la sua ragion d’essere nella 'transazione' stipulata dal presidente Tonelli con l’appaltatore Colas Rail Italia Spa il 16 gennaio 2019: il quale presidente, un mese dopo la sottoscrizione dell’accordo transattivo 'secretato' all’articolo.7, è decaduto dall’incarico giudicato 'inconferibile' dall'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) con provvedimento numero 162 del 27 febbraio stesso anno. Un accordo che ha compensato danni milionari certi, patiti dalla stazione appaltante, con le 'riserve' dell’appaltatore di maggiore entità giudicate tutte 'tardive' e 'insussistenti' da ben due pareri conformi rilasciati da altrettanti primari Studi legali di Roma capitale”.

“A fine ottobre 2022 – spiega quindi il comitato - risultavano in esercizio sul Metromare soltanto due filobus dei nove vettori disponibili. Gli altri mezzi circolanti sono bus autosnodati a gasolio. La clamorosa denuncia è stata promossa dalle segreterie provinciali di Ugl autoferrotranvieri e Usb lavoro privato. Per la parte di propria competenza, Start Romagna ha riferito di non meglio precisati problemi tecnici oltre all’esigenza sopravvenuta di sostituire su due vettori il pacco batterie dopo un solo anno di esercizio, cui si è aggiunta la revisione annuale periodica dovuta per i filobus della specie a cura dei tecnici Amsfisa. Resta il fatto che, a distanza di cinque mesi suonati, il disservizio sembrerebbe persistere”, chiosa chi ha detto sempre “no” all'infrastruttura e quei mezzi.

Di qui la richiesta a fare le verifiche del caso visti anche i costi dei mezzi che dovranno circolare a Pescara.

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