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A Manoppello i migranti insegnano l’inglese e l’arabo ai cittadini

La Presidente della Commissione Migranti, Barbara Toppi, annuncia la partenza del progetto: “L’idea è quella di creare un’opportunità, uno spazio di incontro e di crescita in cui il centro di accoglienza si fa risorsa sul territorio”

Malik, un ingegnere pakistano ospite del centro accoglienza migranti di Manoppello Scalo, si è offerto di tenere corsi di lingua inglese e araba per i cittadini che lo hanno accolto. L’idea è stata subito raccolta dal Comune di Manoppello e inserita tra i progetti da realizzare grazie al Protocollo di Intesa sottoscritto con la Prefettura di Pescara e la cooperativa sociale ETA BETA che gestisce il centro accoglienza. Supervisore del progetto sarà Sharon Chiacchia, referente dell’area sociale del CAS, mentre i rappresentanti comunali saranno i consiglieri comunali membri della Commissione Migranti (Barbara Toppi, Giulia De Lellis, Roberto D’Emilio, Antonio Costantini, Katia Colalongo e Melania Palmisano) che, insieme alla responsabile del CAS Simona Lotti, hanno lavorato sul progetto per renderlo fattibile.

La Presidente della Commissione Migranti, Barbara Toppi, spiega:

"L’idea è quella di creare un’opportunità, uno spazio di incontro e di crescita in cui il centro di accoglienza si fa risorsa sul territorio. Il corso sarà uno scambio: per Malik sarà un’occasione per avvicinarsi ai cittadini manoppellesi e sentirsi utile alla comunità che lo ha accolto, ai manoppellesi consentirà di conoscere più da vicino gli ospiti del CAS ed imparare lingue nuove. Il corso sarà completamente gratuito, indirizzato a tutta la popolazione, residente e non, dai diciotto anni in su".

Per consentire di programmare le classi, le persone interessate dovranno compilare una scheda di preadesione, disponibile sul sito del Comune di Manoppello, e inviarla all’indirizzo mail comunemanoppelloprotocollo@legalmail.it o consegnarla al protocollo comunale, entro il 31 agosto 2018. Seguirà, poi, una prima giornata di informazione e sensibilizzazione, indicativamente nella prima metà del mese di settembre 2018, in cui si potranno registrare ulteriori adesioni. Il livello del corso, i giorni e gli orari di svolgimento saranno scelti in base alle esigenze degli iscritti. I corsi si svolgeranno presumibilmente a partire da metà di settembre.

Sarà questo il primo progetto realizzato nell’ambito del Protocollo di Intesa proposto dalla Commissione Migranti del Comune di Manoppello nel mese di novembre 2017, ma sottoscritto in Prefettura solo lo scorso 12 giugno. Dopo la firma abbiamo tardato un po’ nell’attivazione dei progetti perché, nel frattempo, il Comune di Manoppello ha presentato un progetto per entrare a far parte della rete degli enti locali dello SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), che doveva partire il 1° luglio.

"Sarebbe stato sciocco - aggiunge Toppi - iniziare progetti di integrazione con gli ospiti dei CAS sapendo che non potevano essere portati a termine perché con l’adesione alla rete nazionale SPRAR i centri accoglienza presenti sul territorio avrebbero dovuto chiudere. Ma benché siamo ormai ad agosto inoltrato, le graduatorie dei progetti ammessi a finanziamento non sono ancora state pubblicate. Il timore è che il governo voglia tagliare i fondi per la rete SPRAR, preferendo evidentemente l’emergenza e la precarietà alla solidità di progetti di reale inclusione sociale. Abbiamo quindi deciso di non perdere ulteriormente tempo e partire con un primo progetto, a cui seguiranno altri, da realizzare anche con gli ospiti del CAS di Colle Sant’Andrea".

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