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Domenica, 28 Aprile 2024
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Per le vie della città sfilano i corrieri Sda-Poste italiane: la protesta per chiedere regolamentazione e tutele [VIDEO]

Decine di lavoratori sono partiti da via Salara Vecchia e hanno raggiunto la sede centrale di corso Vittorio Emanuele per chiedere "diritti, dignità e sicurezza" e la fine degli appalti al ribasso

Hanno sfilato per le vie della città attirando l'attenzione di molti con i loro fischietti e la musica. Quella dei corrieri Cisal filiale Poste italiane non era però una festa, ma una protesta partita da via Salara Vecchia e conclusasi in corso Vittorio Emanuele proprio davanti alla sede centrale dell'ente.

Lo hanno fatto per chiedere di regolamentarlo il loro lavoro e di difendere i lavoratori che lo svolgono. A rappresentarli l'avvocato Rodrigo Verticelli commissario Cisal-Abruzzo e Germano Pedicini, della Rsa (Rappresentanza sindacale terziario) Cisal Terziario.

“Il settore della logistica, se ancora ce ne fosse il bisogno, è uno dei settori più trainanti per l’economia del nostro paese – sottolineano i due - . Basti pensare all’importanza che ha ricoperto nel periodo pandemico dove proprio questo settore è stato considerato basilare e di vitale importanza per i rifornimenti di materie prime e beni di prima necessità”.

I corrieri chiedono in sostanza che l’attività venga regolamentata a difesa dagli attacchi destabilizzanti esterni ed interni. “Non vogliamo esagerare – aggiungono -, ma è proprio quello che sta accadendo nel mondo della logistica e trasporti, ed in particolar modo, ciò che riguarda la sfera Sda-Poste italiane dove la dirigenza sta attuando politiche di lavoro definibili scorrette che non valorizzano ma anzi declassano il patrimonio lavorativo rappresentato dai corrieri. Proprio dietro queste figure, come tutte le realtà lavorative, ci sono persone, esseri umani, padri di famiglia, professionalità acquisite nel tempo che assolutamente vanno difese e non condannate per meri calcoli di bilancio”, aggiungono i due.

A portare allo stato di agitazione la riunione degli Rsa Sda di tutta Italia con il sostegno di tutte le sigle sindacali confederate e non che rappresentano. La scelta di sfilare in città anche quella di sensibilizzare verso i problemi che interessano il settore e per risolvere i quali i lavoratori chiedono l'internazionalizzazione dei dipendenti al fine di ottenere trattamenti economici più omogenei e più elevati in tutto il territorio italiano, contemporaneamente alla riduzione del numero delle ditte appaltatrici; lo stop alla delocalizzazione di Sda e dunque allo spostamento di merci e servizi a corriere a basso costo con la conseguente richiesta di apertura di procedure sulla riduzione del personale; il “no2 agli appalti al ribasso e al subappalto che frammentano la filiera e, infine, per chiedere l'attivazione di una indennità di disagio valutabile in 700 euro per cambio appalto o cambio denominazione che producono doppi Cud.

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