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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Forte preoccupazione e disappunto" per l'accorpamento degli istituti comprensivi 1 e 7, Masci scrive a Regione e Provincia

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha inviato una lettera per esprimere la sua contrarietà al dimensionamento scolastico deciso dalla Regione Abruzzo

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha inviato una lettera all'assessore regionale alla Pubblica istruzione, Pietro Quaresimale, e al presidente della Provincia, Ottavio De Martinis e, per conoscenza, al presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli e all'assessore alla Pubblica Istruzione Gianni Santilli.
Nella missiva il primo cittadino esprime «forte preoccupazione e disappunto» per l'accorpamento tra l'istituto comprensivo 1 e l'istituto comprensivo 7.

La decisione deriva in seguito all'approvazione del piano di dimensionamento scolastico.

Masci parla anche del rischio di «penalizzare l'offerta educativa e formativa in un'area di forte disagio sociale come quella del quartiere San Donato». La decisione assunta, fa notare, «avrebbe richiesto un maggior livello di riflessione e una maggiore attenzione alle indicazioni degli enti del territorio». Sulla questione, il sindaco ritiene «necessario istituire un tavolo, finalizzato a una rivalutazione della situazione fattuale e delle scelte di merito poste alla base delle determinazioni fin qui adottate» e chiede di ricevere «gli atti istruttori relativi alle decisioni assunte». Masci chiede infine al presidente del consiglio Antonelli di «convocare il consiglio comunale straordinario sul tema». Poi nella lettera si legge ancora: «L’Istituto comprensivo 1 è una vera e propria realtà di frontiera, con un’utenza difficile ma con docenti di grande competenza professionale che, con non poche difficoltà, riescono a far accettare le regole dell’istituzione scolastica a famiglie che devono fare i conti con la povertà e nelle quali la sopravvivenza è il problema primario da affrontare. La scuola Foscolo, da sempre un presidio di legalità e di educazione civica, diventerà adesso una semplice succursale dell’istituto comprensivo 7, che insiste, peraltro, in una realtà sociale completamente diversa, a svantaggio delle famiglie e del territorio. Benché la sede scolastica rimarrà funzionante e operativa, tuttavia, non può non evidenziarsi come la soppressione della dirigenza e dell’ufficio di segreteria comporti il venir meno di un punto di riferimento di un progetto pedagogico, didattico, culturale e civile, soprattutto in una realtà difficile, a cavallo tra i quartieri San Donato e Villa del Fuoco, una scelta che avrebbe richiesto un maggior livello di riflessione e una maggiore attenzione alle indicazioni degli enti del territorio. Mi preme, al riguardo, evidenziare come questa amministrazione comunale sia stata sempre disponibile al dialogo e alla collaborazione nella massima trasparenza, correttezza e nel pieno rispetto delle regole, dimostrando di agire sempre nell’interesse della collettività. Le operazioni di dimensionamento scolastico vanno attuate con i dovuti tempi e modi, per raccogliere le istanze dei territori, permettere di presentare proposte e condividere le decisioni con le comunità e le parti sociali. In ragione di ciò, ritengo necessario istituire un tavolo finalizzato a una rivalutazione della situazione fattuale e delle scelte di merito poste alla base delle determinazioni fin qui adottate e chiedendo, nel contempo, di farmi tenere gli atti istruttori relativi alle decisioni assunte».

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