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Lunedì, 29 Aprile 2024
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I lavoratori negli enti locali abruzzesi sono diminuiti del 31%

Nella pubblica amministrazione è cruciale rinnovare l’organico per garantire l’efficienza dei servizi alla collettività, spesso oggetto di critiche sul suo funzionamento

In Abruzzo negli ultimi anni il numero di lavoratori e lavoratrici negli enti locali della regione è nettamente calato. Dal 2010 al 2020 è stata registrata una diminuzione del 31%.

Nella pubblica amministrazione è cruciale rinnovare l’organico per garantire l’efficienza dei servizi alla collettività, spesso oggetto di critiche sul suo funzionamento.

Si considera necessario rinnovare, per rispondere rispondere in modo adeguato alle sfide della digitalizzazione, ma anche riequilibrare una parità di genere.

Le amministrazioni pubbliche del Paese, a tutti i livelli, hanno vissuto negli ultimi anni una fase di compressione degli organici.

In questo quadro, in cui il Pnrr svolge un ruolo importante nell’ambito della pubblica amministrazione, Abruzzo Openpolis ha stilato un quadro dell’attuale situazione nella nostra regione.

Tra il 2010 e il 2020 gli enti locali in Abruzzo hanno perso un terzo dei loro lavoratori e lavoratrici, passando da 9.370 a 6.440 unità di personale (-31%). Un calo decisamente più alto rispetto a quello del resto del Paese. In Italia, nello stesso periodo, è stata registrata una diminuzione media del 24,6%.

Tra gli aspetti che hanno influito fortemente c’è stato il blocco delle assunzioni, che per oltre un decennio ha impedito un ricambio generazionale all'interno della pubblica amministrazione. In altre parole, ci sono sempre meno lavoratori e questi sono mediamente sempre più anziani.

Sempre in Abruzzo il 67% dei dipendenti degli enti locali ha più di 50 anni e due terzi dei comuni abruzzesi non hanno in organico under 35.

Tuttavia circa il 20% dei comuni abruzzesi vede al suo interno un numero di lavoratrici superiore alla media nazionale (57%). Questa percentuale in Abruzzo viene raggiunta o superata da appena 58 comuni, circa un quinto del totale.

Di questi, in 14 sono assunte solo donne: 7 si trovano nella provincia dell'Aquila (Carapelle Calvisio, Collepietro, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Ofena, Rocca di Cambio e Villa Santa Lucia degli Abruzzi) 5 a Chieti (Lama dei Peligni, Villalfonsina, Fara San Martino, Pennadomo e Quadri) e 2 a Pescara (Abbateggio e Pietranico).

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