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Incidente sul lavoro, operaio schiacciato tra terna gommata e furgone

Uno dei lavoratori, V.R., 60 anni, è infatti rimasto schiacciato accidentalmente dalla pala di una terna gommata contro un furgone che stava scaricando dei rifiuti

Grave infortunio sul lavoro per un operaio della ricicleria di Ambiente spa di Pescara ieri, lunedì 20 gennaio.
Uno dei lavoratori, V.R., 60 anni, è infatti rimasto schiacciato accidentalmente dalla pala di una terna gommata contro un furgone che stava scaricando dei rifiuti.

Il 60enne è stato accompagnato in ospedale dai soccorritori del 118 in ospedale dove sono state riscontrate fratture alle gambe e contusioni in altre parti del corpo con una prognosi iniziale di 30 giorni.

A denunciare quanto accaduto è Renzo Padovani, segretario provinciale del sindacato Fiadel, che sottolinea come con questo, «la conta degli infortuni gravi che avvengono nella ricicleria in questione, sale ulteriormente nel giro di poche settimane, i lavoratori pur di assicurare il servizio con carichi di lavoro eccessivi, rischiano quotidianamente la loro incolumità. In palese contrasto con le norme di sicurezza nei luoghi di lavoro che si ritiene debbano essere garantite sempre. Nonostante le ripetute e pronte segnalazioni verbali e scritte fatte ai responsabili e al Comune riguardo alle carenti condizioni di sicurezza e spazio in cui il sito riversa, e a tal proposito nell’aprile del 2019 sono state convocate le Asl senza ottenere gli sperati risultati della messa in sicurezza del luogo di lavoro.

Questo quanto aggiunge Padovani:

«La cosa più grave è che le casistiche di questi infortuni sono state predette nel dettaglio durante le riunioni periodiche aziendali previste dal testo unico per la sicurezza 08/81 ma tutto ciò, purtroppo, non è servito ad evitare questi incidenti. Tutti i giorni leggiamo o vediamo in tv notizie di incidenti che provocano la morte di Lavoratori, questo è dovuto alla carenza di controlli e la superficialità delle aziende nell’adottare le giuste misure al fine di scongiurare questi funesti eventi. Le sigle sindacali chiedono con forza: alle autorità competenti, i comuni, i preposti e i dirigenti della società Ambiente spa, di intervenire nell’immediato per porre fine a tale situazione, e senza cercare capri espiatori tra i lavoratori che per far sì che i servizi vadano avanti e al fine di non creare disservizi al cittadino, a volte devono per forza di cose violare le normative in materia di sicurezza sul lavoro e del codice della strada. Nonostante questi episodi e le innumerevoli segnalazioni anche da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie, a oggi la situazione è la medesima e la risposta ad alcune gravi problematiche sulla sicurezza, è comunque lenta e non opportuna; ed è per questo che siamo giunti nostro malgrado alla conclusione di proclamare lo stato di agitazione di tutte le maestranze e di tutti i cantieri serviti da Ambiente spa al fine di dare una risposta concreta al silenzio e il modus operandi sconveniente riguardo la salute e la sicurezza dei lavoratori. Nel 2020 è inammissibile che nonostante i passi fatti in avanti con studi e tecnologie atti a migliorare le condizioni dei lavoratori siamo ancora qui a discutere di questi “evitabili” infortuni».

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