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Fuochi d'artificio continui e criminalità a Rancitelli, la protesta dei residenti [FOTO-VIDEO]

Il fragore e le luci dei fuochi pirotecnici non passano di certo inosservati, essendo udibili e visibili in buona parte della città, soprattutto a chi vive nel quartiere

Sono già quattro volte (11-13-23-26) nel mese di aprile nelle quali nel rione Rancitelli di Pescara vengono esplosi i fuochi d'artificio.
Il fragore e le luci dei fuochi pirotecnici non passano di certo inosservati, essendo udibili e visibili in buona parte della città, soprattutto a chi vive nel quartiere.

Sul tema interviene nuovamente il comitato "Per una nuova Rancitelli" che segnala come nel periodo del lockdown «abbiamo potuto osservare quotidianamente le attività illecite che normalmente si svolgono nel nostro quartiere, anche a causa dell’allentamento dei controlli necessario per vigilare nell’intera città sul rispetto dei divieti imposti».

Nella nota del comunicato viene segnalato come «alle ordinarie attività illegali si sono aggiunte le numerose violazioni dei decreti con feste e assembramenti in luoghi pubblici e privati con risse a corredo, fuochi d’artificio, schiamazzi notturni fino a tarda notte che ormai avvengono con regolarità». Secondo il comitato sarebbero state svolte anche feste nei parchi con tanto di dirette Facebook sui profili privati delle persone coinvolte.

«Abbiamo deciso», annunciano dal comitato, «quindi di scrivere alle autorità competenti per raccontare quello che sta accadendo e chiedere chiarimenti, dato che vengono impiegati uomini e mezzi per sanzionare i pericolosi runner solitari della riviera. Occupazioni abusive e spaccio h 24 anche mediante nuovi insediamenti in case popolari, approfittando dell’assenza o comunque della riduzione del controllo ordinario delle forze dell’ordine e dell’Ater. Il lavoro fatto sinora sul ferro di cavallo è praticamente perso considerando che sono stati rioccupati numerosi appartamenti. Basti pensare che al civico 171 nell’androne del palazzo sono stati predisposti due posti letto per alcuni tossicodipendenti. Non siamo pazzi visionari. Questa è la realtà che quotidianamente viviamo. L’impegno economico per gli sgomberi degli appartamenti negli scorsi mesi è praticamente stato vano. Ci chiediamo e vi chiediamo allora, dato che sono stati mobilitati uomini e mezzi per contrastare le violazioni dei decreti nell’intera città e in alcuni casi per punire singoli trasgressori, come testimoniato ogni giorno dalla stampa e dai dati pubblicati sul sito della prefettura, perché non veniamo mai a conoscenza di sanzioni elevate a queste persone che si riuniscono ogni giorno per i loro festeggiamenti? Precisando che non intendiamo in alcun modo sminuire il lavoro degli uomini delle forze dell’ordine e della polizia municipale che sosteniamo e continueremo a sostenere quotidianamente per il prezioso lavoro che svolgono spesso in assenza di dpi e con il rischio di contagio. Ci piacerebbe sapere se queste persone sono state individuate e sanzionate al pari dei pericolosi runner solitari della riviera. Ci chiediamo inoltre quale strategia è possibile mettere in campo per ripartire nel contrasto alle ordinarie attività illecite che si svolgono nel nostro quartiere. Dobbiamo assistere inermi al trionfo dell’illegalità mentre siamo costretti in casa?». 

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