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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Fp Cgil e Sinappe sul suicidio in carcere: "Gli agenti sono stremati, clima teso"

Il sindacato Fp Cgil polizia penitenziaria Abruzzo e nazionale interviene in merito al suicidio avvenuto nella giornata di martedì 30 maggio nel carcere di Pescara. Sinappe: "Molte istituzioni sono sorde"

Arrivano i commenti del sindacato Fp Cgil polizia penitenziaria Abruzzo e del Sinappe dopo il suicidio avvenuto nel carcere di Pescara martedì 30 maggio con un detenuto di 41 anni di Avezzano che si è impiccato nella sua cella.

Il coordinatore regionale Gino Ciampa della Fp Cgil ha spiegato che è scattato subito l'allarme con l'intervento del medico e del 118 che però non hanno potuto fare nulla per salvare il detenuto e per protesta, numerosi detenuti non sono rientrati nelle proprie stanze detentive ed è scattato anche l’allarme per una possibile rivolta con arrivo di carabinieri e polizia all’esterno del carcere per presidiare l'area a supporto della polizia penitenziaria.

“È un clima decisamente teso quello che stiamo vivendo nel carcere di Pescara negli ultimi giorni. Già ieri c’è stato un tentativo di suicidio con un detenuto che si è dato fuoco e ora è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. I Poliziotti penitenziari sono stremati. Manca più del 30% delle 170 unità di polizia penitenziaria previste con un sovraffollamento di detenuti del 131%. Abbiamo rappresentato la situazione delle carceri abruzzesi a tutti i vertici politici e istituzionali: al presidente della Regione Abruzzo, al prefetto di Pescara e al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per il Lazio Abruzzo e Molise. Per ora però, nessuno è riuscito a dare una risposta e la situazione ormai sta sfuggendo di mano”.

Mirko Manna, della Fp Cgil polizia penitenziaria nazionale:

“Solo il senso del dovere della polizia penitenziaria permette di tenere ancora in piedi il sistema penitenziario. Le aggressioni contro i poliziotti e gli atti di autolesionismo dei detenuti, stavolta purtroppo portato al gesto estremo nel carcere di Pescara, rendono le condizioni di lavoro all’interno degli istituti penitenziari, davvero difficili. Nei prossimi giorni solleciteremo anche il governo durante gli incontri istituzionali già previsti, per cercare di individuare interventi immediati”.

Il sindacato Sinappe, con il segretario provinciale Giuseppe Di Domizio, evidenzia come alcuni detenuti siano riuscito ad arrampicarsi sul muro perimetrale del passeggio, che è alto di circa 3,5mt, e uno di questi è riuscito a salire sulla garitta dei passeggi. Dopo ore di trattative, è sceso dalla garitta grazie all'intervento del magistrato di sorveglianza:

"Il rammarico di questa segreteria provinciale è legato al fatto che da anni scriviamo sulla mancanza di personale di polizia, sugli eventi critici giornalieri, sulle tragedie dei suicidi e sui detenuti per lo più psichiatrici. I numeri non mentono, qualcuno si. Le istituzioni tutte non si fanno sentire, probabilmente non interessa il carcere nel suo complesso"

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