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Ferrante (Carrozzine Determinate) sull'ascensore rotto nel palazzo ex Inps: "Dopo 5 mesi nulla è cambiato"

Il presidente dell'associazione Carrozzine Determinate Claudio Ferrante denuncia il guasto che ormai da oltre 5 mesi interessa l'ascensore del palazzo comunale ex Inps

Nessuna risposta e nessuna riparazione per l'ascensore del palazzo comunale ex Inps di Pescara. A dirlo il presidente dell'associazione Carrozzine Determinate Claudio Ferrante, che denuncia a distanza di cinque mesi la problematica che rende impossibile alle persone disabili l'accesso ai piani superiori della palazzina dall'ingresso principale.

"L’ascensore del palazzo ex Inps del Comune di Pescara che conduce a diversi uffici comunali quali politiche sociali, commercio, ambiente, servizi, lavori pubblici e agli uffici degli assessori Del Trecco, Masci, Sulplizio, Di Nisio e Cremonese è rotto e le persone in carrozzina sono costrette ad entrare da una porta secondaria. Già cinque mesi fa, esattamente il 17 giugno, ci eravamo trovati costretti a denunciare pubblicamente questa gravissima
discriminazione. Non c’è stata alcuna risposta. Non è stata disposta la riparazione dell’ascensore. Sorprende, delude e amareggia che assessori che dovrebbero occuparsi ogni giorno di disabilità, che hanno il proprio ufficio
collocato in quell’ala del palazzo comunale, non comprendano ed empatizzino su cosa possa rappresentare per una persona con disabilità, dover entrare da due anni da un ingresso secondario, solo perché nessuno dispone la sistemazione di un ascensore. Si chiama discriminazione"

Ferrante poi attacca in particolare Cremonese:

"Sconcerta anche l’atteggiamento dell’assessore al Commercio Alfredo Cremonese che da un lato ad ottobre faceva finta di preoccuparsi dell’accessibilità dei negozi chiedendo l’abbattimento delle barriere architettoniche e dall’altro continua a disinteressarsi della riparazione dell’ascensore che consente alle persone con disabilità di accedere al suo ufficio in condizioni di parità e uguaglianza con tutti i cittadini.

Sarà sfuggito all’assessore Cremonese, al sindaco e agli altri assessori, che entrare da una porta secondaria significa essere discriminati in base alle norme nazionali e internazionali a tutela delle persone con disabilità e, soprattutto, significa trattare le persone con disabilità come persone di serie B.   Chiediamo al Sindaco che “ama Pescara” quanto altro tempo i cittadini di serie B devono aspettare per essere “amati”?"

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