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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Denuncia del comitato strada parco: "Mattanza del patrimonio arboreo per una filovia che non entrerà mai in esercizio" [FOTO]

La sentenza del consiglio di Stato non c'è, lamenta il comitato, ma in questi giorni all'altezza di via Ravasco si sta procedendo con una potatura "indiscriminata" che minerebbe la stabilità degli alberi: chiesti chiarimenti al Comune e sulla decisione dei giudici ribadiscono che non è detta l'ultima parola

La sentenza del consiglio di Stato non è ancora arrivata, ma le già denunciate potature in corso sulla strada parco per il Comitato che proprio davanti ai giudici si trova in contenzioso con l'amministrazione, la Regione e il ministero, sono nel frattempo diventate “brutali, irregolari, gratuite e pericolose”.

Le attività di potatura in corso lungo la strada parco

Con una lettera inviata agli uffici comunali il Comitato chiede quindi l'esito del sopralluogo fatto già a giungo insieme al funzionario di competenza in merito agli interventi che si stavano facendo nel tratto tra via Ruggero Settimo e le piscine Le Naiadi. Ora però, in giorni di “estrema calura” scrive il presidente Ivano Angiolelli nella lettera, quella cui si sta assistendo all'altezza di via Ravasco è “una vera e propria mattanza del patrimonio arboreo del viale attraverso la potatura massiva fuori stagione dei rami dei pini marittimi e Melia Azedarach che interferiscono col doppio bifilare aereo di contatto al servizio di un impianto filoviario che non ce la farà ad entrare in regolare esercizio: sub judice al consiglio di Stato per una serie infinita di criticità irrisolte”, ribadisce Angiolelli che con una nota stampa punta il dito contro chi, a cominciare dal sindaco, ma anche in riferimenti ad esponenti regionali e deputati, si dice sostanzialmente certo di come andrà a finire. Sicurezza che invece il Comitato non ha tanto che all'indomani dell'udienza di merito si è detto “fiducioso” sul fatto che potrebbe vincerla la lunga battaglia. Impraticabilità che per lo stesso risiederebbe comunque anche nella scelta dei mezzi che dovrebbero passare lungo la filovia che, sostengono, non passeranno mai i collaudi.

Nell'attesa però i lavori proseguono e la nuova denuncia è dunque sulle potature in corso. “In assenza di agronomi, si praticano tagli mirati di rami sani di grosso calibro che squilibrano la chioma degli alberi – denuncia ancora il Comitato -, a danno dell’avifauna, della salute e la stabilità delle piante, in un contesto ostile di illegalità diffusa”.

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