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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Nove morti e oltre mille feriti negli 804 incidenti stradali registrati in provincia nel 2022: i dati dell'Aci

L'Autmobile club italiano scatta la fotografia dell'anno passato e a livello nazionale, anche dei primi sei mesi del 2023 che registrano un calo molto contenuto, sebbene più importante riguardo gli incidenti mortali in autostrada: via alla nuova campagna di sensibilizzazione "Blind side"

Nel 2022 sono stati 804 gli incidenti registrati nella provincia di Pescara nell'ultimo anno: 9 i morti e 1.054 i feriti. In tutta la regione l'anno scorso se ne sono registrati 2mila 804 di incidenti con un calo di decessi, ma un più alto numero di feriti attestatosi a 3mila 975. Guardando al Paese i morti in incidenti stradali sono stati 3mila e 220mila i feriti. Nel 2022 la spesa sociale ha raggiunto i 18miliardi di euro.

A diffondere i dati in occasione del lancio della campagna “Blind side”(#blindside) è l'Aci (Automobile club d'Italia) alla vigilia della giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada che si celebra il 19 novembre. Numeri quelli del 2022 che si aggiungono, a livello nazionale, a quelli forniti dal'Aci stessa relativamente al primo semestre del 2023 rimasti sostanzialmente identici, sebbene con una lieve diminuzione più marcata per quanto riguarda i decessi, rispetto allo stesso periodo del 2022.

I numeri del primo semestre 2023: incidenti diminuiti, ma davvero di poco

Numeri basati sui microdati Istat al 31 ottobre 2023 che parlano in Italia di 79miala 124 di incidenti con lesioni nei primi sei mesi dell'anno (meno un per cento rispetto allo stesso periodo del 2022), di 106mila 493 incidenti con feriti (meno 0,9 per cento) e 1.384 incidenti mortali (meno 2,5 per cento). Decessi che diminuiscono soprattutto in autostrada. Certo è che in media nel periodo considerato, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti con 7,6 morti e 588 feriti.

Ben più significativo il calo se si fa il confronto con i primi sei mesi del 2019 (anno di riferimento per il decennio 2021-2030 per la sicurezza stradale): gli incedenti stradali sono scesi da allora del 5,4 per cento, del 9 per cento quelli che hanno fatto registrare feriti e del 9,8 quelli mortali.

Tornando al confronto con il primo semestre 2022 le vittime sono diminuite, come detto, soprattutto nelle autostrade (meno 9,7 per cento). Seguono le strade extraurbane (-3,3ì per cento) e le strade urbane (meno 0,1 per cento). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2023 le vittime diminuiscono in misura significativa, ancora, sulle autostrade (meno 24,1 per cento) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stimato pari al 7 e 9 per cento.

In riferimento, infine, al nuovo decennio 2021-2030 e all’obiettivo del dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030, il percorso è iniziato con difficoltà. Nel 2023, infatti, la variazione percentuale delle vittime è pari a solo al meno 9,8 per cento rispetto al valore di riferimento del 2019.

Per dimezzare le vittime entro il 2030, dunque, occorrerebbe che, a partire dal 2022 e per i successivi otto anni, si raggiungesse una diminuzione media annua di poco più dell'8 per cento, conclude l'Aci.

Importante dunque l'avvio della nuova campagna “Blind side”: “La sicurezza è una linea sottile, non oltrepassarla” questo il claim scelto con cui si invita chiunque viaggi a bordo di un mezzo, sia esso un'automobile, una moto, una bici o un monopattino, a non valicare la sottile linea che divide la mobilità sicura dall'incidente. Un richiamo alla cautela e al rispetto degli altri utenti della strada. Nella campagna, si pone l’accento sulla disattenzione durante la guida, che può creare situazioni pericolose simili a zone cieche, in cui non si è consapevoli di ciò che accade intorno a noi.

“Dal nostro punto di vista, un fattore di grande valore strategico nella politica di contrasto degli incidenti stradali è l'educazione ed è per questo che l’Automobile club d’Italia si batte affinché l’educazione stradale sia inserita come materia di studio nelle scuole”, spiega l'Aci ricordando che negli ultimi cinque anni sono state lanciate più di 40 campagne di sensibilizzazione su Instagram, Youtube, Facebook, Twitter e LinkedIn, raggiungendo mediamente oltre un milione di persone in ognuna di esse.

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