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Martedì, 30 Aprile 2024
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Niente caccia al cinghiale nel Parco fino a quando i cuccioli di Amarena non andranno in letargo

Il vicepresidente della giunta e assessore regionale alla Caccia Emanuele Imprudente anticipa la misura spiegando che è stata presa in accordo con il mondo venatorio: lo stop è fino al 30 novembre con i giorni di sospensione che saranno recuperati a gennaio. Accolta dunque la richiesta dell'ente per mitigare i rischi per i cuccioli

Stop alla caccia al cinghiale fino al 30 novembre nelle zone del parco in cui sono stati avvistati i cuccioli dell'orsa Amarena uccisa con un colpo di fucile la notte tra il 31 agosto e il primo settembre.

Accolta dunque la richiesta del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise dal vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Caccia Emanuele Imprudente che con il presidente del Pnalm Giovanni Cannata, ha preannunciato la misura.

“Facendo seguito alla richiesta che ha il fine di assicurare le migliori condizioni di tranquillità e tutela della coppia di giovani orsi marsicani orfani della femmina Amarena, dopo aver incontrato il mondo venatorio, che ringraziamo per la sensibilità mostrata, si è convenuto di sospendere la caccia al cinghiale fino al 30 novembre”, spiega Imprudente. Sospensione che riguarderà “l'interno di aree circoscritte ricomprese nel territorio dei comuni dell'aquilano di Pescina, Gioia dei Marsi e Lecce dei Marsi, con l’impegno ad attivarsi immediatamente per il recupero dei giorni di sospensione nel mese di gennaio”. Una misura di mitigazione dei rischi per i due giovani orsi che dunque andrà avanti fino al periodo del letargo.

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