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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Dalle opposizioni critiche alla nuova pavimentazione di piazza Sacro Cuore e c'è chi sceglie l'ironia

Mostrato durante un sopralluogo della commissione lavori pubblici il nuovo volto che avrà la piazza monumentale, ma dopo il taglio degli alberi le polemiche non si arrestano: Presutti (Pd) lancia un sarcastico quiz e Palladini (Italia Nostra) "intona" una strofa sui social per dire no ai materiali scelti

Betonella per la pavimentazione e travertino per le intersezioni con un colore che richiama il Terra di Siena e che è leggermente più scuro nell'area destinata al verde e un po' più chiaro in quella riservata alla passeggiata: lo stesso che caratterizzerà corso Umberto I dove i lavori, come annunciato dall'amministrazione, sono stati posticipati all'8 gennaio per consentire alle attività commerciali di vivere meno disagi possibili durante il periodo delle feste e far sì che il mercatino di Natale non debba traslocare.
A spiegare il dato tecnico è il presidente della commissione Lavori pubblici Masimo Pastore presente al sopralluogo fatto in piazza Sacro Cuore  durante il quale ai consiglieri è stato presentato una sorta di prototipo in scala ridotta della nuova pavimentazione che, ha sempre rimarcato il sindaco respingendo al mittente le critiche, ha come particolarità quella di essere fotocatalitica e dunque capace di ridurre il Co2 nell'ottica della lotta al cambiamento climatico e soprattutto che il progetto ha ottenuto il parere positivo, anche per i materiali scelti, della Soprintendenza ai beni ambientali, paesaggistici e culturali anche per i materiali scelti. 
Quei materiali e il colore non hanno però fatto cambiare idea alle opposizioni e nello specifico ai consiglieri comunali presenti al sopralluogo. Marco Presutti, consigliere comunale del Partito democratico, per esprimere la sua netta contrarietà ha puntato sull'ironia pubblicando un quiz con la foto del prototipo mostrato e chiedendo ai cittadini di indovinare di cosa si trattasse e cioè se fosse “una corte destinata a parcheggi di un edificio residenziale nella conglomerazione urbana”, il “pavimento dell'area docce all'aperto di un agriturismo”, o “della nuova pavimentazione finanziata con fondi pnrr della monumentale piazza Sacro Cuore di Pescara”. Un quiz cui aggiunge un suggerimento nel dare la risposta e cioè quello di “non fare ricorso al buon senso e all'estetica”. 
Anche Massimo Palladini, presidente di Italia Nostra che pure a nome dell'associazione aveva sollevato molte critiche quando gli alberi della piazza sono stati tagliati, ha postato un'immagine della nuova pavimentazione commentandola così: “la betonella, sai, è come il vento. Scaccia le pietre buone e mette lastre di cemento”, Presente al sopralluogo anche la capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini che la sua attenzione, come lei stessa spiega a IlPescara, si è concentrata nel chiedere che fine avrebbe fatto la vecchia pavimentazione. Vecchia pavimentazione che da quel che sembra essere emerso, sarà in gran parte smaltita da quel che ci viene detto, con una parte che dovrebbe essere riutilizzata per operazioni di ripristino delle vie vicine e cioè quelle non interessate da lavori e che mantengono la vecchia pavimentazione. Il progetto complessivo anche per la Alessandrini resta sbagliato perché nasce, afferma dall'idea che amministrare bene “significhi spendere e si finisce così per abbattere un patrimonio arboreo esistente facendo una riqualificazione che non era necessaria”.

A non convincere Presutti è anche la nuova disposizione delle alberature che secondo quanto appreso in sede di sopralluogo “oscurerà la chiesa che si potrà vedere in diagonale - dice a IlPescara -. Una visione che definirei 'di sguicio'”. A conti fatti prosegue “il giudizio è assolutamente negativo: c'è un peggioramento dei materiali visto che si toglie la pietra per mettere la betonella e in più si crea una 'cicatrice' rispetto al tessuto urbano di tutta la zona centrale realizzato sotto la giunta di Luciano D'Alfonso e che aveva una sua coerenza essendo il pavimento lo stesso in tutta l'area”. Un contrasto cromatico che, a suo parere, non valorizzerebbe la piazza monumentale creando una discromia con tutta l'area pedonale circostante così come la nuova disposizione degli alberi di cui pure si è parlato e che consentirebbe di vedere la chiesa in diagonale. La definirei “una visione 'sguincia' della chiesa”.

Sul proseguo dei lavori dunque le posizioni restano totalmente distanti con l'amministrazione che difende il progetto sia in termini estetici che di valore ambientale e le opposizioni che continuano a essere critiche. Il giudizio finale comunque spetta ai cittadini che solo quando i lavori saranno completati potranno valutare se il nuovo volto di piazza e corso piacciano o meno. 

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