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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Per il collaudo di viale Marconi ora serve un tecnico esterno, il centrosinistra: "E per eventuali danni l'unico responsabile è il Comune"

Doveva esser fatto a giugno, ma nel corso della commissione controllo e garanzia presieduta da Giampietro (Pd) è venuto fuori che per alcuni rilievi serve una consulenza esterna. Nessuna risposta sulle spese di manutenzione sin qui sostenute e spunta una convenzione del 2022 che solleva la ditta che i lavori li ha fatti da responsabilità per danni a cose o persone

Nuova grana per viale Marconi, a quanto pare per procedere con i rilievi plano-altimetrici di viale Marconi necessari per arrivare al collaudo non ancora fatto e che si sarebbe dovuto concludere a giugno, servirà un tecnico esterno. A denunciarlo è il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro al termine della commissione controllo e garanzia da lui presieduta che ha visto la partecipazione del dirigente comunale Aldo Cicconetti, del responsabile unico della procedura di collaudo e del tecnico collaudatore.

A fare da corollario a una situazione che sembra sempre più ingarbugliata come per molti è la nuova viabilità contro cui pende ancora una sentenza del consiglio di Stato cui sono ricorsi residenti e commercianti, c'è “l'oramai inquietante il silenzio del centrodestra, dal sindaco agli assessori agli esponenti della maggioranza, sulla pericolosità della strada, sull’enorme difficoltà nel collaudarla e sui costi ormai esplosi”, dichiara Giampietro che sottolinea come “non si riesca neppure a rispondere ad una semplice domanda: quanto sta costando ai pescaresi la manutenzione di questa strada nuova di zecca che richiede già interventi costanti, che pure stentano ad essere eseguiti come nel resto della città invasa dai crateri”.

“Sindaco, assessori e consiglieri dicano ai pescaresi se davvero ritengono normale far transitare decine di migliaia di persone su una strada di cui non si riesce a calcolare né la tempistica del collaudo, ne la sua effettiva aderenza alla normativa, ne il costo di manutenzione. E neppure la fine dei lavori, visto che ci sono ancora rotonde inibite al traffico nonostante il progetto avesse previsto il transito del trasporto pubblico”, chiosano il presidente di commissione e gli altri consiglieri comunali del Pd e delle liste civiche Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli.

Se su tempi di collaudo e spese non si è riusciti ad avere notizie, Giampietro fa sapere che però una notizia nel corso dell'incontro cui era stato invitato anche l'assessore comunale alla Mobilità, è emersa e cioè che “il Comune con un atto dell’allora dirigente Fabrizio Trisi, uomo di fiducia del sindaco e del centrodestra, il 6 dicembre 2022 aveva firmato il verbale di consegna anticipata dell’opera, sottoscrivendo che 'l’impresa appaltatrice, con la presente consegna anticipata, viene sollevata da qualsiasi responsabilità per danni a persone o cose che dovessero verificarsi durante l’uso delle opere oggetto della consegna anticipata', restando invece responsabile della qualità dei materiali impiegati e degli eventuali difetti di realizzazione”.

“In altre parole – concludono gli esponenti d'opposizione -, la responsabilità di questi mesi senza collaudo è interamente in capo al Comune di Pescara”.

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