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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Cisl scuola sul nuovo anno scolastico in Abruzzo: "Ancora una volta in arrivo 3.300 precari del sostegno"

Il sindacato commenta la decisione dell'ufficio scolastico abruzzese di autorizzare oltre 3000 posti di insegnante di sostegno nelle scuole

Anche per l'anno scolastico in arrivo in Abruzzo ci saranno oltre 3.000 docenti di sostegno precari nelle scuole. A dirlo la Cisl scuola Abruzzo - Molise con il segretario Davide Desiati, che parla di un esercito di docenti precari per garantire l'inclusione agli alunni diversamente abili.

"Un numero talmente insufficiente di posti che ogni anno, da decenni, il ministero dell’istruzione e del merito “costringe” l’ufficio scolastico per l’Abruzzo ad assumersi la responsabilità di autorizzare un numero elevatissimo di posti in deroga, ovvero di posti eccezionalmente e annualmente necessari, che addirittura quest’anno ha superato la normale dotazione". Nel Pescarese saranno 727 i docenti di sostegno. Desiati prosegue:

"Lo scorso anno erano 2829 docenti e quindi ci sarà un aumento di 473 perché sono notevolmente aumentati sia gli alunni con handicap e sia la gravità degli handicap. È necessario non solo garantire la presenza di un insegnante di sostegno, ma anche la migliore qualità dell’inclusione scolastica. Assicurare stabilità ai docenti significa garantire agli alunni continuità didattica. Dopo decenni, finalmente le università abruzzesi hanno avviato percorsi di specializzazione per i docenti sul sostegno in numero sufficiente a garantire, nel giro di qualche anno, a ogni alunno con handicap un insegnante di sostegno specializzato. Infatti, per il prossimo anno accademico, le università abruzzesi accoglieranno 882 docenti, che acquisiranno la specializzazione necessaria per l’insegnamento ad alunni con un handicap, ovvero un numero quadruplo rispetto a quello previsto fino a quattro anni fa.

Chiaramente sarebbe possibile incrementare tali posti al fine di ridurre i tempi necessari a specializzare tutto il personale in servizio, ma al momento il reale problema risulta la precarietà dei docenti e la conseguente discontinuità didattica. Bisogna solo smettere di prendere in giro alunni con handicap, genitori, docenti e l’intera scuola abruzzese, per non dire italiana, evitando di parlare di posti eccezionalmente e annualmente necessari quando invece sono costantemente in aumento da decenni."

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