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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Portanuova / Piazza Emilio Alessandrini

La critica di Tiboni: "Il cippo di Carafa e Manthoné renderà brutta piazza Alessandrini"

Per la presidente della Fondazione Tiboni verranno ridotte "l'ampiezza e l'ariosità". E aggiunge: "Detto chiaramente, quel monumento non è mai stato omaggiato e ricordato da nessuno"

L’inizio dei lavori di riqualificazione del Mediamuseum e di piazza Alessandrini "è sicuramente una buona notizia. La Fondazione Tiboni per anni ha chiesto che si accendessero i riflettori sul degrado della piazza, oggi luogo di spaccio di stupefacenti e non solo. Nonostante questa situazione, non è vero che il Mediamuseum versava in stato di abbandono, perché abbiamo avuto la caparbietà e il coraggio di continuare a fare cultura per tutto l’anno, ogni anno. Presentazione di libri, cineforum, convegni, concerti, scuola di teatro, mostre, tant’è che nel luglio scorso i due premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford hanno voluto visitare il museo. C’è stata vita culturale nonostante tutto. Forse chi non frequenta i luoghi di cultura può aver detto che il Mediamuseum era in stato di abbandono. Esternamente si, internamente no".

È quanto precisa Carla Tiboni, presidente dell'omonima Fondazione, aggiungendo che il Mediamuseum è "anzi divenuto un punto di riferimento della cultura pescarese e abruzzese. Ancora oggi abbiamo richieste di associazioni che chiedono l’uso delle sale per le proprie attività. Nonostante la chiusura della struttura continueremo a fare cultura, nei luoghi che potranno ospitarci. L’ex tribunale non è un palazzo qualsiasi. È stato progettato dall’architetto Eugenio Montuori (ricordiamo che è stato il progettista della stazione Termini e della piazza di Carbonia, ma anche di un altro edificio pescarese, il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna, unitamente al suo collega Libera)".

Dopo avere ricordato la storia di quel luogo, Tiboni passa a parlare di piazza Alessandrini, sempre progettata dall’architetto Montuori e di cui la Fondazione è in possesso dei progetti: "Per un motivo non ancora chiaro - precisa la presidente - il cippo di Carafa e Manthoné verrà collocato al centro della piazza, rovinandola nella sua ampiezza e ariosità. Sembrerebbe che la Soprintendenza non abbia voluto accogliere la richiesta dei progettisti del Comune di collocarla lateralmente. Detto chiaramente: quel monumento non è mai stato omaggiato e ricordato da nessuno, mai una cerimonia o una corona di fiori. Adesso diventerà protagonista di una piazza, suo malgrado, rendendola brutta dal punto di vista architettonico. Con buona pace dei patrioti". 

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