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Con Le Naiadi chiuse il derby di pallanuoto si gioca ad Avezzano, Vianale (Confartigianato): "Si fa male alla città"

Il direttore provinciale dell'associazione di categoria aveva pubblicato un post, ma proprio in occasione della partita di Serie B affida la sua riflessione a IlPescara: "La gestione andava garantita. È stata una fucina di talenti che oggi hanno tanto da dare alle nuove generazioni, stanno facendo morire una grande tradizione"

Si giocherà sabato 9 dicembre ad Avezzano il derby di pallanuoto di Serie B tra il Club Acquatico e il Pescara N e Pn e questo, si legge anche nel comunicato pubblicata dalla Pescara Pallanuoto sul suo sito web, “per il protrarsi della chiusura delle piscine Le Naiadi”.

Parte proprio da qui la riflessione che il direttore provinciale della Confartigianato Fabrizio Vianale fa a IlPescara dopo aver pubblicato qualche giorno fa un post sull'ennesima chiusura della struttura a seguito dell'annullamento del bando per l'affidamento ventennale non ancora oggetto di convenzione, e di quello di affidamento temporaneo poi non sottoscritto proprio per l'aggiudicazione da parte dell'AreaCom, l'agenzia regionale di committenza.

Affidamento che era andato proprio al Club Acquatico con l'annullamento arrivato a pochi giorni dalla notizia che proprio sui due bandi la procura di Pescara ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di reato di turbativa d'asta. Inchiesta vede ad oggi iscritte quattro persone sul registro degli indagati per i quali resta il principio d'innocenza fino a quando non si arriverà a condanna definitiva se si dovesse arrivare a processo.

Vedere giocare una partita di campionato come il derby fuori da Le Naiadi e dunque fuori da Pescara per Vianale è una vera e propria ferita che fa male “alla tradizione di questa città e a una struttura che è stata per decenni una fucina di talenti molti dei quali oggi chiamati a formare i giocatori di domani”. Tra i tanti, solo per citare alcuni nomi dei pescaresi che hanno fatto grande il nome della pallanuoto mondiale, cita Amedeo Pomilio che conquistà un oro olimpico a Barcellona 1992 e un bronzo a quelle di Atlanta del 1996; Marco D'Altrui, napoletano ma giocatore della Pescara Sisley Pallanuoto oggi allenatore proprio del Club Acquatico che con Pomilio era nella squadra oro olimpico di Barcellona e che u altro oro olimpico lo conquistò A roma 1994 e, ancora l'ancora il pescarese attaccante della nazionale e Pallone d'Oro della pallanuoto nel 2022 Francesco Di Fulvio.

Solo alcuni dei grandi giocatori usciti proprio da Le Naiadi che si sperava ripartisse per una nuova stagione e che invece si sono trovate nuovamente al palo. “Irresponsabili”, scriveva nel suo post del 30 novembre Vianale anche in veste da appassionato di pallanuoto e che quella passione l'ha trasmessa al figlio.

“Nell’ultimo mese prima dell’ennesima chiusura, mi è capitato di frequentare spesso il complesso delle Naiadi: bambini, bambine, adolescenti, adulti e qualche campione che, amando realmente la nostra città, ha scelto di restare per insegnare ai nostri figli il valore dello sport. Guardare cosa sta accadendo in questi giorni deve far riflettere tutti”, aggiungeva riferendosi alla notizia dell'ennesima chiusura dovuta all'annullamento dei due bandi.

“Non condanno gli errori: tutti possiamo lavorare su formule di bandi sbagliate, addirittura non valutare correttamente titoli. Condanno il non voler proseguire nel recupero di una struttura fondamentale per lo sport, le famiglie e la società pescarese. Poteva essere sospeso o addirittura annullato il bando ventennale, ma doveva essere mantenuta la possibilità di gestire temporaneamente l’impianto finché non si fosse trovata altra soluzione, facendo prevalere l’interesse pubblico. Imbarazzante non aver seguito la strada del buon senso”, chiosava.

Se torna a ribadire il dispiacere nel vedere grandi nomi che non possono portare avanti proprio a Pescara quella scuola che li ha portati ai vertici mondiali, il dispiacere è anche per i ragazzi che senza una struttura adatta e vicina, sottolineava già in quel post, sono “costretti a restare casa perché non riescono più a conciliare studio e sport. Vedere i sacrifici delle famiglie diventare vani ecco – aggiunge - tutto questo mi provoca tanta rabbia”.

“Mi dispiace vedere la delusione delle tante persone che avevano creduto nella rinascita ed erano tornati ad allenarsi in quell'impianto. Qualcuno si è chiesto le nostre due squadre di pallanuoto di serie B che si apprestano a iniziare il campionato che bisogni hanno? No, nessuno. Mi viene da pensare che a nessuno interessi più lasciar vivere Le Naiadi, uno dei pezzi della storia più bella di Pescara, uno strumento di Turismo sportivo che altri si sognano. Amare questa regione – concludeva la sua riflessione -, amare questa città significa remare dalla stessa parte quando c’è un interesse per la collettività, ancora una volta le persone da tutelare non sono state tutelate.Vergogna”.

Oggi che quel derby si giocherà fuori casa, Vianale torna sull'argomento appellandosi a tutte le istituzioni affinché si trovi un modo per tenere aperta la struttura e di farlo il più in fretta possibile perché si possa finalmente iniziare a riscrivere la storia di una struttura che ha portato il nome di Pescara nel mondo per i suoi successi.

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