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Sos del Coni Abruzzo per Le Naiadi, il presidente Imbastaro: "Rischiamo che muoia un pezzo di storia e con questo lo sport"

Non entra nella polemica politica il presidente, ma si dice preoccupato per una situazione che ormai da anni non trova soluzione danneggiando tutti, dagli utenti agli atleti mettendo a rischio l'esistenza di una struttura simbolo e di tutto ciò che negli anni, anche per i grandi successi sportivi che l'ha vista protagonista, ha saputo conquistare

Il presidente del Coni Abruzzo Enzo Imbastaro lancia l'Sos per la vicenda de Le Naiadi. È lui stesso a definirlo così “perché di questo si tratta” afferma in una dichiarazione condivisa sulla pagina Facebook della sezione regionale del Comitato olimpico.

Al momento, come è noto, la struttura è chiusa e si attende un possibile affidamento provvisorio come annunciato dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, in vista della conclusione del bando europeo con cui si punta ad un affidamento ventennale.

Certo è che problemi ce ne sono e ce ne sono stati, non ultimi quelli degli atleti tra i ragazzi dell'under 14 della pallanuoto che hanno scelto il mare per allenarsi e quelli dell'arrampicata che hanno trovato l'ingresso chiuso nonostante ci sarebbe stato un accordo con l'attuale gestore che concluderà il contratto di affidamento il 31 agosto. Una chiusura per la quale è stata chiamata la polizia con la Digos giunta sul posto.

Per Imbastaro una situazione “incresciosa” che “desta preoccupazione” e che è “sempre al centro di chiusure continue, mancanze di stabilità e certezze e fonte di continue polemiche che non fanno bene a nessuno, men che meno allo sport”, afferma. “L'impianto pescarese dovrebbe e potrebbe rappresentare un'eccellenza non solo per la nostra regione, ma per tutta l'Italia e invece ogni anno siamo qui a parlare di situazioni che nulla hanno a che fare con lo sport e anzi rappresentano un danno enorme a tutto ciò che le società sportive, gli atleti agonisti in primis e anche quelli a carattere amatoriale, creano in termini di risultato e movimenti”, aggiunge Imbastaro.

“Si tratta di centinaia di tesserati che rappresentano tutti gli sport natatori, per non parlare dell'arrampicata sportiva e di migliaia di utenti che ogni giorno frequentano Le Naiadi”.

“Non entriamo in questioni politiche – precisa il presidente del Coni Abruzzo -, ma troviamo gravissimo che una struttura che ha oltre mezzo secolo di vita e una storia unica alle spalle, sia lasciata nel più totale caos da anni, probabilmente da decenni, senza mai trovare una parvenza di soluzione”

"Una struttura che ha segnato pagine di storia con gli scudetti e le coppe della pallanuoto, i grandi eventi internazionali di nuoto ospitati nella vasca olimpionica, i record, compreso quello mondiale di Federica Pellegrini; ma anche la grande attività regionale che settimanalmente ha interessato la base del movimento sportivo, quella che oggi sta soffrendo di più perché non sa più dove andare ad allenarsi e cosa fare”, ricorda.

“Stiamo rischiando di disperdere un patrimonio immenso, non possiamo permetterlo”, chiosa Imbastaro. “Il Coni Abruzzo non può risolvere i problemi, ma può monitorarli e lanciare un Sos, perché di questo si tratta. Bisogna intervenire subito – conclude -: il rischio è che muoia un pezzo di storia, ma soprattutto che muoia anche lo sport di oggi, fatto di sacrifici quotidiani e tanti posti di lavoro che rischiano di andare in fumo”.

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