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Cavallito ritrasferito nell'ospedale di Pescara ma il direttore generale della Asl viene a saperlo dai giornali

Vincenzo Ciamponi, direttore generale della Asl non le manda a dire e "ritiene doveroso rimarcare la gravità di tale mancata comunicazione"

È davvero particolare la situazione che si è venuta a creare per il ritrasferimento nell'ospedale di Pescara del paziente Luca Cavallito, uno delle due vittime dell'agguato dello scorso 1° agosto nel bar del Parco all'incrocio tra via Ravasco e la strada parco.
Cavallito è rientrato nel presidio ospedaliero "Santo Spirito" dopo un periodo di degenza nell'ospedale policlinico Gemelli di Roma.

Un evento, vista la particolarità del paziente che si ritiene ancora in pericolo, che avrebbe dovuto essere senza dubbio portato a conoscenza dei vertici dell'azienda sanitaria locale.

E invece, come informa lo stesso Vincenzo Ciamponi, direttore generale della Asl, non è avvenuto. «In relazione a tale rientro», fanno sapere dall'azienda sanitaria locale, «il direttore generale della Asl Vincenzo Ciamponi rileva di non aver avuto ricevuto nessuna informazione ufficiale e di aver appreso la notizia da fonti giornalistiche. In quanto rappresentante legale della Asl ritiene doveroso rimarcare la gravità di tale mancata comunicazione».

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