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Un'antica mappa del XVI secolo ritrae un fantomatico Castello di Pescara

Nel portolano redatto per il sultano Solimano il Magnifico, Pescara viene raffigurata come "La porta del mare". La vera notizia sta nel fatto che nessuno prima d'ora abbia approfondito l'argomento.

Nel palazzo museale Topkapi di Istanbul è conservato il Kitab-i Bahriye, il libro della marina che l'ammiraglio turco ottomano Piri Reis ha redatto nel 1525 per conto del sultano Solimano il Magnifico. L'opera è considerata tra le migliori mappe nautiche realizzate in quel periodo. Nel carteggio è raffigurata anche l'antica Pescara, denominata Aternum o Ostia Aterni. Il grafico mostra una fortezza con dei muri di cinta ed una scritta in arabo che descrive quel castello con il nome di "Qalea Piskara".

La scoperta di questo sensazionale documento è stata fatta da Alessio Consorte, videomaker, produttore  e regista del film "Decumano Maximo". Dalle ricerche effettuate in Turchia dalla troupe cinematografica si sta risalendo all'esatta geolocalizzazione del corso fluviale che sfocia in Adriatico dove in epoca ancora più antica sono proliferati i primi insediamenti abitativi in prossimità della foce.

Durante il periodo italico-romano il fiume Pescara risultava navigabile fino a San Clemente a Casauria e alcuni storici sostengono arrivasse fino a Corfinio. Resta il fatto che se venisse accertata la reale presenza di un castello sul mare laddove oggi sorge la moderna Pescara,  le ipotesi legate alle diverse origini della città assumerebbero una credibilità diversa. Lo testimonia anche lo studio che il regista ha fatto sulla mappa, con la "Porta a mare" visualizzata in maniera distinta. Non resta che aspettare l'uscita del film di Consorte per conoscere la verità.
 

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