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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Tornano ad aumentare i casi e i ricoveri per Covid in Abruzzo, l'appello di Parrutti: "I fragili devono riprendere le vaccinazioni"

Abbiamo contattato Giustino Parrutti, direttore dell'Uoc di malattie infettive dell'ospedale di Pescara in merito all'aumento, notato nelle ultime settimane, di casi e di ricoveri da infezione per il Covid

Riprendono i casi di Covid in Abruzzo e soprattutto tornano ad aumentare i ricoveri in day hospital. A dirlo il direttore dell'Uoc di malattie infettive Giustino Parruti, da noi raggiunto in merito alla situazione nella nostra regione per quanto riguarda l'infezione da Coronavirus. Nelle ultime settimane e in particolare negli ultimi giorni, ha fatto sapere Parruti, sono aumentanti sensibilmente i pazienti che hanno avuto accesso al reparto e sono state ricoverate.

"Ci sono cauti, e per ora assolutamente non preoccupanti, segnali di una recrudescenza della circolazione del virus, soprattutto fra le persone che hanno problematiche e patologie che abbassano le difese immunitarie, i fragli che da sempre, fin dall'esordio del Covid, sono stati bersaglio facile per il virus con conseguenze anche importanti sullo stato di salute generale. Fino a qualche giorno fa avevamo da 0 a 1 pazienti Covid che accedevano al day hospital, mercoledì 23 agosto ne abbiamo avuti 5. Numeri che non si vedevano da tanto tempo ma che, ripeto, per ora non creano problemi alla nostra assistenza ma che devono far riflettere in vista dell'autunno".

Parruti spiega ancora una volta che proprio le persone con patologie croniche pregresse possono avere conseguenze dall'infezione da Covid: non solo problematiche legate all'attività polmonare, ma anche e soprattutto scompensi sistemici cardiovascolari che, chiaramente, sono più preoccupanti e vanno monitorati in ambiente ospedaliero con le giuste terapie:

"Il Covid è uno sciacallo molto cattivo: va a colpire chi è più debole e dunque è fondamentale che queste persone, seppur tutte già vaccinate, tornino ad effettuare il richiamo per il Covid come richiesto anche dal ministero con le ultime direttive. In sostanza alla vaccinazione da influenza tradizionale va affiancato, ormai annualmente, anche un richiamo per il Coronavirus."

Ma da Parrutti arriva anche una buona notizia e una rassicurazione in merito alle cure per il Covid:

"Le armi per combatterlo in modo efficace le abbiamo da tempo: nel nostro day hospital infatti se un paziente a rischio si presenta entro 24/48 ore dall'infezione o dai primi sintomi può essere tranquillamente trattato impedendo alla malattia di evolversi nella forma peggiore, senza dunque complicazioni che invece sono state pesanti nelle fasi iniziali della pandemia quando il Covid ha iniziato a diffondersi fra la popolazione. La vaccinazione e l'intervento tempestivo, dunque, sono le uniche soluzioni per le persone fragili esposte al virus".

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