Bonifica discariche di Bussi, salta l'appalto da 45 milioni di euro?
Gli ambientalisti del Forum H2O abruzzese lanciano l'allarme relativo alla richiesta di revoca dell'appalto già assegnato per le discariche di Bussi, avanzata dal Ministero dell'Ambiente
La bonifica da 45 milioni di euro delle discariche di Bussi rischia di saltare. L'allarme è stato lanciato dagli ambientalisti del Forum H2O abruzzese, aggiungendo che il nuovo dirigente del Ministero dell'Ambiente avrebbe chiesto la revoca dell'appalto per i siti 2A e 2B.
La richiesta è stata avanzata al Ministero dell'Economia ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La gara era stata aggiudicata nel febbraio 2018 all'Ati. Entro 60 giorni però doveva essere stipulato il contratto che però non è stato sottoscritto nonostante le diffide del comune di Bussi, inoltre non è stata inviata entro giugno 2018 la relazione che il Ministero avrebbe dovuto consegnare alla Presidenza del Consiglio, e dunque sarebbe di fatto impossibile accedere ai 45 milioni di euro già stanziati dal Parlamento.
La gara, secondo il Ministero, dovrebbe essere annullata perché, oltre a questi incredibili problemi operativi e amministrativi, nel frattempo la Provincia a giugno 2018 ha individuato in Edison il responsabile della contaminazione per le discariche 2A e 2B e, quindi, della messa in sicurezza e della bonifica.
Peccato che Edison abbia fatto ricorso al TAR e che da parte di questa società per non vi sia neanche uno straccio di progetto di intervento perché, appunto, ritengono di non essere responsabili. Ovviamente si prevede un lungo contenzioso, con ogni probabilità anche davanti al Consiglio di Stato.
Tra l'altro si rischia pure la beffa, di non avere la bonifica e di dover pure pagare il vincitore della gara, visto che, con una revoca a 11 mesi dall'aggiudicazione e con strafalcioni amministrativi di questa portata, lo Stato si esporrebbe a richieste di risarcimento milionarie.
