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Ciamponi lascia la direzione della Asl: "Diminuita l'attesa al pronto soccorso, qui la gente lavora punto e basta"

Il bilancio dell'ormai ex manager: "Abbiamo rinforzato il personale assumendo più di 300 persone. Inoltre abbiamo nominato venti nuovi primari. La Asl di Pescara è un'eccellenza"

Dopo tre anni al vertice della Asl di Pescara, il direttore generale Vincenzo Ciamponi lascia l'incarico e traccia un bilancio della sua esperienza nel capoluogo adriatico. Un "posto del cuore", verrebbe da dire, visto che Ciamponi è proprio di origini pescaresi ed era tornato a lavorare in Abruzzo dopo trent'anni trascorsi fuori regione. A IlPescara.it il manager spiega cosa è cambiato nell'ospedale Santo Spirito e nel pronto soccorso, raccontando tutto ciò che è stato fatto dal 20 luglio 2020 (giorno in cui è entrato in servizio) fino a oggi.

"Subito dopo essere arrivato - ricostruisce Ciamponi - abbiamo avuto a che fare con l'emergenza Covid e la campagna vaccinale. Sia la presidenza della Regione sia l'assessorato alla sanità mi hanno fatto trovare subito il Covid Hospital, e credo che si possa parlare di un esempio di efficienza: io sono di origine pescarese ma ho lavorato per molto tempo in Lombardia, e qui ho riscontrato una dedizione al lavoro di tutto rilievo. È proprio il caso di dirlo: siamo "forti e gentili", siamo abruzzesi. Rientravo qui dopo più di 30 anni, ho trovato gente che lavora punto e basta, che non sta a guardare lo straordinario. Se nel periodo Covid siamo riusciti a fare tutto ciò che abbiamo fatto, è stato anche perché qui c'è un grande attaccamento al lavoro".

A questo punto, Ciamponi snocciola tutti i risultati conseguiti durante la sua gestione: "Mancavano i venti primariati che di fatto ho nominato, abbiamo portato avanti i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso di Pescara, potenziando anche gli ospedali di Popoli e Penne. Non dimentico inoltre il nuovo distretto sanitario di Scafa, il nuovo eliporto e le nuove sale operatorie all'ospedale Santo Spirito. Abbiamo inoltre riattivato i lavori per la camera mortuaria".

Importanti riscontri, altresì, sono arrivati in termini occupazionali: "Abbiamo rinforzato il personale assumendo più di 300 persone - aggiunge Ciamponi - e ringrazio sia la Regione sia le organizzazioni sindacali che hanno contribuito a fare una condivisione della problematica. Come dicevo prima, abbiamo nominato 20 nuovi primari, tra cui il responsabile del pronto soccorso, e in tal senso ci tengo a sottolineare che abbiamo diminuito i tempi di attesa proprio in quella struttura, che ha 90.000 accessi all'anno. Un altro obiettivo raggiunto è stata l'apertura del nuovo pronto soccorso".

Infine Ciamponi conclude: "Abbiamo realizzato più di 100 milioni di lavori tra progettazione e ristrutturazione. All'ultimo comitato ristretto hanno riconosciuto il lavoro fatto sul territorio. L'Asl di Pescara è un'eccellenza, con 700 milioni di euro di fatturato: abbiamo professionalità veramente qualificate nel campo medico, tecnico e amministrativo". E per il futuro? "Meno ospedale, più territorio - risponde Ciamponi - Lascio a chi verrà dopo di me una Asl già organizzata per fare il passo successivo: ospedale e territorio devono integrarsi, sarà fondamentale anche il ruolo degli ospedali di comunità. L'obiettivo è quello di una Asl unica".

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