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Il pm di Sanitopoli sulla sanità regionale: "Il problema dei tagli e delle carenze di risorse viene da lontano"

Parla il pubblico ministero Bellelli, ex componente del pool che mise in piedi la maxi inchiesta Sanitopoli che portò all'arresto dell'ex presidente della Regione Del Turco

I problemi attuali della sanità abruzzese, emersi drammaticamente con l'emergenza Coronavirus, in realtà vengono da lontano. Lo ha detto l'ex pubblico ministero di Pescara Giuseppe Bellelli, componente del pool guidato dall'allora procuratore capo Trifuoggi che mise in piedi l'inchiesta "Sanitopoli" che portò all'arresto dell'ex presidente della Regione Del Turco. Del pool faceva parte anche il pm Di Florio.

Secondo Bellelli, la carenza di mezzi e posti letto e la scarsità di risorse sono il frutto delle scelte fatte anni fa:

Anche da ruberie e tangenti provate nelle sentenze del processo della Sanitopoli d'Abruzzo. Gli imputati si vantavano dei tagli ai posti letto fatti nel pubblico e nel privato: per loro era elemento di difesa. Ma Angelini diceva 'con tutti i soldi che vi ho dato volete tagliare anche me?'. Quei tagli furono occasioni per ottenere tangenti".

Le prime notizie di reato arrivarono nel 2006, nel 2008 gli arresti eccellenti ed il processo andato avanti fino al 2013, ed il procuratore oggi capo della procura di Sulmona, prosegue ricordando che gli imputati si difendevano sostenendo che lo Stato aveva imposto quei tagli, ma l'Abruzzo poi divenne regione canaglia per le cartolarizzazioni messe in campo dalle giunte di centrodestra e centrosinistra e altre malversazioni che portarono al dissesto economico successivo.

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