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Domenica, 28 Aprile 2024
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Bandiera di Israele esposta davanti alla Regione, Italexit chiede a Marsilio di toglierla: "Siamo dalla parte dei popoli"

Il coordinatore regionale Pietrangeli critica la decisione di esporre il vessillo davanti alla sede aquilana: "Noi stiamo col popolo di Israele ma non col suo governo, così come stiamo dalla parte del popolo di Palestina e non con i terroristi di Hamas"

Critico il commissario regionale di Italexit Massimo Pietrangeli per la decisione di esporre la bandiera di Israele davanti ala sede della Regione a L'Aquila: al presidente Marco Marsilio ne chiede la rimozione.

Ferma la condanna alle azioni terroristiche di Hamas, sottolinea Pietrangeli, ma esporre la bandiera israeliana rischia di “fa passare gli abruzzesi per complici della rete globale sionista. Noi invece stiamo col popolo di Israele ma non col suo governo, così come stiamo dalla parte del popolo di Palestina e non con i terroristi di Hamas”, dichiara spiegando il perché della richiesta.

“Con la mossa di esporre il vessillo dello Stato ebraico Marsilio è caduto in una pesante contraddizione, visto che nei giorni scorsi varie agenzie di stampa attribuivano al presidente della Regione 'la condanna' a nome del gruppo conservatori e riformisti europei di cui è presidente, degli attacchi terroristici collocandosi fermamente 'senza sé e senza ma' a fianco di Israele, auspicando una soluzione pacifica del conflitto in atto”, afferma il coordinatore di Italexit. “Ora – incalza - se è vero che nulla abbiamo da obiettare sul condannare un brutale attacco terroristico che ha sconvolto e indignato anche noi, né sull’auspicare una soluzione pacifica del conflitto in atto, è altrettanto vero che non possiamo condividere in alcun modo l’esposizione della bandiera dello stato di Israele davanti ai nostri palazzi istituzionali, e questo per una serie di importanti ragioni, cui però è importante far precedere alcune importanti premesse di ordine storico ancor prima che politico, e un distinguo fondamentale. Partiamo da quest’ultimo: il governo israeliano, nei fatti, rappresenta assai poco il martoriato popolo ebraico e molto di più il sionismo internazionale di matrice ashkenazita: di ciò stiamo avendo sempre maggiori testimonianze di numerosissimi intellettuali, religiosi e cittadini ebraici che condannano apertamente il governo Netanyahu per le politiche sempre più aggressive verso un Paese e un Popolo cui negli anni è stato tolto non solo il 99 per cento del territorio ma anche il controllo del proprio approvvigionamento idrico, elettrico ed energetico in genere”.

“Nell’invitare il presidente Marsilio e i sindaci che volessero emularne le gloriose gesta a rimuovere quella bandiera, diciamo anche 'Non nel nostro nome'. Posizione invece chiarissima la nostra: stiamo col popolo di Israele ma non col suo governo, così come stiamo dalla parte del popolo di Palestina e non con i terroristi di Hamas”.

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