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Salgono e di molto i compensi dei sindaci: per quelli di Pescara e L'Aquila nel 2024 l'indennità sarà di oltre 11mila euro

La legge di bilancio del 2021 voluta dal governo Draghi ha fatto scattare aumenti già dal 2022, ma dal 2024 i compensi saranno equiparati a quelli dei presidenti di Regione: l'aumento per il capoluogo di provincia e il capoluogo di regione

A gennaio 2024 scattano gli ulteriori aumenti alle indennità dei sindaci previsti dalla legge di bilancio del 2021 e già attuati nel 2022 e nel 2023. L'anno prossimo sarà quello in cui, come da decreto, per i sindaci dei comuni a statuto ordinario e cioè 6mila 565 (7mila 903 il totale dei comuni italiani), l'indennità sarà equiparata al compenso massimo dei presidenti delle regioni: 13.800 euro lordi al mese.

Un vero e proprio balzo in avanti che per il sindaco di Pescara attualmente in carica almeno fino alle elezioni che si terranno proprio nel 2024: lo stipendio lordo arriverà a 11mila 40 euro così come quello di tutti i primi cittadini dei capoluoghi di provincia.

Un compenso che sostanzialmente raddoppia rispetto al pre-riforma Draghi quando il compenso di un sindaco chiamato ad amministrare un capoluogo di provincia con un numero di abitanti tra i 100mila e 250mila abitanti ammontava a 5mila 206 euro. L'incremento totale è dunque dell'80 (come previsto dalla legge di bilancio 2021) rispetto al compenso previsto prima della riforma Draghi e cioè di 5mila 834 euro Nel 2022 e nel 2023 per i sindaci gli aumenti dell'indennità sono stati rispettivamente del 45 e del 68 per cento.

Esattamente la stessa cifra del sindaco di Pescara sarà quella che spetterà al sindaco di L'Aquila, attualmente Pierluigi Biondi: con l'aumento dell'indennità anche il suo stipendio raggiungerà gli 11mila 40 euro per un incremento dell'80 per cento pari a 4mila 21 euro che se sommati ai 7mila 19 euro di stipendio del pre-riforma, porta proprio a quella cifra. Questo perché se il numero degli abitanti che era il criterio prevalente del vecchio schema delle indennità, ora vede la valutazione anche della rilevanza istituzione che distingue dunque tra capoluoghi di regione, capoluoghi di provincia e capoluoghi metropolitani con questi ultimi, tutti ricompresi nelle fasce tra i 100mila e i 250mila abitanti e gli oltre 250mila abitanti, che per i sindaci hanno previsto aumenti di indennità del 100 per cento portando dunque gli stipendi fino ai 13mila 800 euro già citati.

Per quanto riguarda le altre due province abruzzesi sia il sindaco di Chieti (attualmente Diego Ferrara) che quello di Teramo (oggi Gianguido D'Alberto), dal 2024 percepiranno un compenso di 9.660 euro. Entrambi amministrano realtà con un numero di abitanti compreso nella fascia tra i 50mila e i 100mila e in questo caso la riforma prevede un aumento di indennità del 70 per cento per i comuni capoluogo. Questo vuol dire che rispetto a prima e cioè a quando non è stata approvata la legge di bilancio del governo Draghi, il compenso era di 3mila 718 euro: l'aumento è di 5mila 834 euro.

Questo, guardando a tutte le realtà territoriali, lo schema degli aumenti delle indennità previsti per i sindaci a partire da gennaio 2024:

  • 100 per cento per i sindaci metropolitani, espressione che va sempre intesa nel senso di “sindaci dei comuni capoluogo di città metropolitana”
  • 80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100mila abitanti (questo il riferimento per L'Aquila e Pescara dove i compensi arriveranno a 11mila 40 euro)
  • 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100 mila abitanti (questo il riferimento per Chieti e Teramo dove i compensi arriveranno a 9mila 660 euro)
  • 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50 mila abitanti (i compensi arriveranno a 6mila 210 euro)
  • 35 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 30.001 a 50mila abitanti (i compensi arriveranno a 4mila 830 euro)
  • 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30mila abitanti (i compensi arriveranno a 4.140 euro)
  • 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10mila abitanti (i compensi arriveranno a 4mila 02 euro)
  • 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5mila abitanti (i compensi arriveranno a 3mila 36 euro)
  • 16 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 3mila abitanti (i compensi arriveranno a 2mila 208 euro)

Il riparto del fondo per le indennità dei sindaci riguarderà adeguamenti, così come previsto dalla legge, anche per vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali.

Riparto del fondo per le indennità di sindaci. Articolo 1, commi da 583 a 587, della legge n. 234 del 2021

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