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Lunedì, 29 Aprile 2024
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La denuncia di Blasioli (Pd): "Stipendi non pagati e spettanze non erogate, dipendenti dell'asilo di Città Sant'Angelo allo stremo"

Il consigliere regionale interesserà la Regione della vicenda fa sapere dopo la visita ispettiva fatta nel plesso ospitato nell'ex convento delle clarisse e frequentato da 50 bambini tra scuola materna e asilo nido

Stipendi non pagati nella scuola dell'infanzia e asilo nido “Madonna del divino amore” di Città Sant'Angelo. A denunciarlo è il consigliere regionale Antonio Blasioli (Pd) dopo la visita ispettiva fatta nella struttura che, sottolinea, “è ben tenuta”. Ad ospitare l'istituto è l'ex convento delle Clarisse. Complessivamente sono 50 i bambini che lo frequentano (28 la scuola materna e 31 l'asilo nido). A loro si aggiungono due maestre, cinque educatrici, una cuoca, la coordinatrice e le inservienti che si occupano della polizia.

“Tute stanno vivendo ormai da mesi – sottolinea Blasioli - profondi disagi sotto l’aspetto retributivo, come spesso avviene purtroppo per i lavoratori legati all’Asp (Azienda pubblici di servizi alla persona)”. Questo perché vantano sia un credito con la precedente cooperativa che gestiva il plesso, “La Clessidra”, “che non ha loro corrisposto circa due mesi e mezzo di stipendio (da gennaio al 10 marzo 2023), a loro dire per mancati versamenti della stessa Asp, ma su questo sto chiedendo riscontri all’azienda”; e sia perché “ora stanno scontando i ritardi dell’Asp nel pagamento degli emolumenti successivi, dato che, come ci hanno riferito, la retribuzione del mese di maggio è pervenuta con notevole ritardo, lo stipendio di giugno non è ancora stato pagato e quello di luglio non si sa quando verrà corrisposto”.

Non solo. Secondo quanto riferisce il consigliere regionale “ci sarebbe anche un contenzioso tra la cooperativa che gestiva l’asilo prima della Clessidra, ovvero 'La scuola nuova' e l’Asp, che non avrebbe intrapreso le vie legali malgrado anche in questo caso risultassero spettanze non pagate”.

“Intendiamo approfondire la questione affinché le dipendenti, che con abnegazione si prestano quotidianamente alle necessità dei nostri piccoli, possano ritrovare la serenità e la sicurezza economica perdute, e ci appelliamo all’Asp affinché nelle retribuzioni di tutti i dipendenti non si verifichino più ritardi. Interesseremo della vicenda la commissione quinta – conclude - ai fini di un’audizione del commissario”.

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